A livello nazionale, in controtendenza alla deflazione generale, salgono i prezzi al consumo nel carrello della spesa, con un rincaro al dettaglio che va dal 10% per la frutta al 5,4% per la verdura. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati Istat relativi all’inflazione a ottobre, che registra una spinta al rialzo dei prezzi alimentari dell’1,5% su base annua.
“Con l’attuale emergenza – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – l’invito alla distribuzione commerciale ed ai consumatori è quello di privilegiare sugli scaffali prodotti del territorio italiano, compresi quelli liguri, già colpiti dalla chiusura anticipata della ristorazione che ha un effetto negativo a cascata sul sistema agroalimentare, condizionando le vendite di produzioni che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco, come vino, birra, carne, pesce, frutta, verdura, ma anche salumi e formaggi di alta qualità. È importante però evitare speculazioni che vanno a discapito delle imprese italiane, facendo in modo che i comportamenti scorretti di pochi, non compromettano il lavoro della maggioranza degli operatori della filiera che si dimostra determinante per garantire le forniture alimentari alle famiglie in un momento in cui la pandemia ha messo a rischio gli scambi commerciali internazionali. È fondamentale, per sostenere l’economia territoriale ed essere sempre sicuri di avere il miglior rapporto qualità/prezzo, scegliere, per i propri acquisti, la vendita diretta fatta dai nostri agricoltori e pescatori direttamente in azienda, o rivolgendosi ai mercati di Campagna Amica Liguria. Quando questo non è possibile, consigliamo di preferire comunque prodotti italiani e sostenere la campagna #mangiaitaliano, e assieme ad essa l’economia e l’occupazione nazionale”.