Un libro abbandonato sulla panchina, a volte, potrebbe non essere il risultato di un lettore sbadato. Nasce a Sanremo l’iniziativa Scrittori Selvaggi. Tra i promotori c’è Gianmarco Parodi che oggi ci racconta questo bel progetto.
“Come spesso accade, le idee che funzionano nascono per caso,” racconta Gianmarco. “Durante una lezione, uno dei miei allievi (Gianmarco tiene anche corsi di scrittura ndr) ha proposto di abbandonare un libro a testa scrivendo una dedica per chi lo troverà. Non ci siamo inventati niente, è il principio del bookcrossing. Quello che abbiamo aggiunto è collegare l’iniziativa a una pagina Instagram.”
In questo modo, chi troverà il libro potrà taggare e mettersi in contatto con il gruppo ‘Scrittori Selvaggi’. Un modo sia per creare nuovi legami sia per tracciare le ‘migrazioni’ di questi libri. “Ci incuriosisce vedere come un libro migra continuando ad abbandonarlo,” aggiunge.
“Si trattava di una lezione sull’abbandono. Il concetto era quello di abbandonare le parole che scriviamo, non sentirle più nostre. L’idea, drastica, era quella di abbandonare il libro che ci sta più a cuore. Questo per levarci di dosso la pesantezza di avere il possesso delle parole. Qualcuno a barato e ha comprato una nuova copia da abbandonare,” scherza Gianmarco.
L’intervista integrale è visibile a inizio articolo. La pagina degli Scrittori Selvaggi si può invece visitare QUI.