Percorrendo la strada che collega Oneglia a Porto Maurizio, nella zona centrale di
Imperia, non si può fare a meno di notare il Palazzo delle Poste, edificio
monumentale adiacente al Comune.
Il ‘Palazzo delle Poste e dei Telegrafi’, questo il nome completo, è stato realizzato nei
primi anni ’30 direttamente dallo Stato, nell’ambito di una vasta pianificazione
nazionale su progetto dell’architetto romano Cesare Bazzani.
La sua costruzione segue di un paio di anni quella del Municipio, di cui richiama
forme e linee. Entrambi i palazzi vennero edificati in seguito alla nascita di Imperia
(1923), nella volontà di creare una città unica, su modello classicheggiante. Non a
caso, lo spazio scelto per la loro costruzione doveva dare importanza alla nuova città
e trasmettere un messaggio di monumentalità (termine che richiama quello di
memento).
Il palazzo delle Poste presenta una pianta rettangolare e simmetrica con gli angoli
leggermente smussati. Si tratta di un reperto di architettura di regime
rigorosamente razionalista, attento tuttavia all’ambientazione paesaggistica
circostante, ricca di effetti luminosi naturali data la vicinanza del mare. All’interno
infatti, i giochi di luce creati dalle ampie vetrate sembrano quasi prendere forma.
Grande è l’attenzione posta al simbolismo: rettangoli e rombi (segno di perfezione)
sono le forme geometriche più ricorrenti, mentre sulla facciata esterna vengono
continuamente richiamati il cerchio, e quindi timbro postale, e le ali, un riferimento
al concetto di comunicazione. Marmo e vetro opalino sono invece alcuni dei
materiali di pregio impiegati. Dal punto di vista architettonico, la facciata è
sviluppata su tre piani con falso attico, rivestita in travertino lavorato al grezzo e
decorata da pregevoli altorilievi.
Il Palazzo delle Poste è stato aperto alle visite in occasione delle “Giornate FAI
d’autunno 2020”.