Un sostegno alle attività economiche interessate dalle nuove restrizioni e ai lavoratori in esse impiegati. Come annunciato dal premier Conte nei giorni scorsi, ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto ‘decreto ristori’, al fine di compensare le misure restrittive contenute nell’ultimo dpcm. Il testo interviene con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare.
“Sono contributi di vario genere – spiega Antonio Parolini, noto commercialista di Imperia. – Si parla di contributi a fondo perduto per le attività che sono state colpite dall’ultimo dpcm, prevalentemente i settori dello sport, spettacolo, bar e ristoranti”.
La procedura era già stata prevista nel ‘decreto rilancio’ dello scorso maggio: “Ora è stata maggiorata rispetto alla versione precedente, quindi i contributi sono del 150/200 e addirittura 400 per cento di quanto previsto in precedenza. Prorogata la cassa integrazione per altre 6 settimane con il divieto di licenziamento esteso fino al 31 gennaio 2021, ed è stato riproposto per i mesi di ottobre/novembre/dicembre il credito d’imposta sugli affitti per le attività commerciali. Queste sono le misure maggiormente significative.
La cosa importante – conclude Parolini – è che i soldi, per quanto riguarda i contributi a fondo perduto, dovrebbero essere accreditati il 15 novembre direttamente dall’Agenzia delle entrate sui conti correnti delle aziende”.