Luca Lanteri, consigliere di opposizione a Imperia, è stato ospite quest’oggi nei nostri studi. Al centro dell’intervista le recenti elezioni regionali, la questione del porto turistico e l’aumento della Tari.
Sulla riconferma del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, dichiara: “Mi fa piacere, due anni fa mi ero candidato a sindaco di Imperia proprio per questo buono rapporto di collaborazione che si era venuto a creare negli anni, conoscendo la persona, il suo modo di operare e capendo la voglia di portare un messaggio nuovo. C’è una forte utenza politica, come il sottoscritto, che non vedeva più alcun riferimento a cui dare la fiducia. Toti è stato premiato e sono stati premiati i partiti più vicini a lui”.
A destare non poco stupore, in tempi di campagna elettorale, è stato l’avvicinamento del sindaco di Imperia Claudio Scajola alla coalizione che ha supportato Giovanni Toti. “Si è creato un messaggio diverso all’interno della coalizione di centrodestra, che era quello di voler rappresentare i moderati, quando invece Toti era avanti anni luce: aveva già lanciato questo messaggio e la gente era già con lui – dichiara Lanteri. – Forza Italia come partito avrebbe portato il suo naturale contributo, Claudio Scajola ha provato a scombinare le carte cercando di fare vedere che ci fosse bisogno di un qualcosa che Toti non riuscisse a dare. È stato smentito dalla gente. Penso che Scajola in questa occasione non ha raggiunto i suoi obiettivi e mi permetto di dire, non con polemica, che anche sulla città di Imperia, dove pensavano di fare il pieno, Marco Scajola, che io ho sostenuto, ha preso il doppio dei loro consensi”.
Questo cambierà qualcosa nei rapporti all’interno del Consiglio comunale imperiese? “Noi continueremo a fare la nostra parte di opposizione seria, critica, costruttiva – risponde. – Se fanno delle cose giuste gliene rendiamo atto, se sbagliano, come molto spesso fanno, anche con arroganza e presunzione, lo andiamo a dire e denunciare. Saranno loro a dover prendere atto del mancato risultato a livello regionale e cercare di agire e comportarsi in modo diverso, anche nei rapporti con l’intero Consiglio comunale”.
Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, l’intera opposizione imperiese ha abbandonato l’aula in occasione della discussione sulla pratica relativa all’aumento delle tariffe Tari. “Su una pratica così importante noi chiedevamo che venissero rispettati i regolamenti. Il Consiglio comunale deve essere rispettato e garantito nella sua interezza, il sindaco deve capire che il Consiglio non è sotto di lui: è sopra di lui. Non so come facciano i consiglieri di maggioranza ad accettare questo modo di fare dove loro per primi non riescono ad incidere, a essere propositivi.
Nei giorni scorsi l’amministrazione imperiese ha annunciato che il 5 novembre 2020 si terrà la firma per l’incameramento del porto turistico da parte del Demanio dello Stato. Si tratta dell’ultimo atto formale utile per far partire i lavori per il suo completamento. “È una pratica importante ma una pratica di legge dovuta, un passaggio burocratico che non deve essere sbandierato come la risoluzione dei problemi – spiega Lanteri. – La soluzione è presentare un progetto, un piano finanziario, una proposta di gestione dello scalo che poi dovrà avere tutte le autorizzazioni di legge. Tutte procedure che non sono semplici ma a monte ci vogliono le scelte giuste, cosa che l’amministrazione deve fare e portare in consiglio comunale. La città avrà bisogno di capire, di dibattere, su questo vorremmo dire la nostra”