Uno dei pochi ambiti lavorativi che ha incrementato i suoi affari nell’era Covid è quello dei multiservizi. Gli addetti a pulizie e sanificazioni e le imprese impegnate in questo settore hanno assunto un ruolo fondamentale per contrastare la diffusione del virus. Ciononostante, le associazioni datoriali che da tempo sono sollecitate dai sindacati per il rinnovo del contratto nazionale scaduto da sette anni, dopo aver dato cenni di disponibilità sedendosi attorno ad un tavolo e sottoscrivendo una richiesta al Governo per avere regole certe e sostegno al settore, hanno fatto saltare tutti gli incontri in programma.
Domani pomeriggio è stata così organizzata una manifestazione nazionale di protesta che si terrà a Roma, sostenuta da tante altre a livello locale.
La Filcams Cgil della nostra provincia ha deciso di organizzare la sua protesta davanti ai due ospedali principali, quello di Imperia e quello di Sanremo. Due luoghi simbolo dove questi lavoratori hanno operato per pulire e igienizzare durante il periodo Covid.
“In tempi di Covid non possiamo stare tutti insieme a protestare nella capitale – dice Laura Ciccarelli segretaria Filcams Cgil – e così d’accordo con Fisascat e Uiltrasporti ci siamo organizzati per dare vita a piccole manifestazioni territoriali. L’obiettivo in questo caso è quello di sensibilizzare la popolazione e di essere solidali verso questi lavoratori, molti dei quali hanno rischiato e rischiano la loro salute operando in ambiti a rischio come possono essere gli ospedali o le case di riposo”.
“Abbiamo scritto una lettera aperta rivolta ai sindaci – racconta Laura Ciccarelli –nella quale chiediamo che ci affianchino in questa lotta chiedendo al Governo di far firmare il tanto atteso rinnovo che interessa centinaia di migliaia di persone che ancor oggi lavorano per 7 euro lordi all’ora, cioè 5.50 netti, e la maggior parte riesce ad ottenere contratti da 20 ore alla settimana”.
“Questi lavoratori – conclude – non possono portare a casa solo 20 euro al giorno, e magari non avere neppure le certezze sul loro futuro pensionistico. Noi domani ci fermiamo per ribadire con forza la richiesta delle organizzazioni sindacali per porre la firma sul rinnovo di questo contratto di lavoro nazionale totalmente inadeguato”.