È stato sottoscritto un accordo tra Regione Liguria e medici di medicina generale della Liguria: i medici di famiglia potranno effettuare e refertare i test antigenici ai loro pazienti sulla base delle procedure vigenti. L’obiettivo è quello di alleggerire gli ospedali e prevenire l’ospedalizzazione dei pazienti stessi.
I test antigenici verranno effettuati in spazi messi a disposizione delle Asl e delle pubbliche assistenze della Liguria, con la loro disponibilità a fornire mezzi, personale e spazi per questa iniziativa. Il progetto complessivo prevede inizialmente uno spazio per ogni distretto.
“Oggi variamo un nuovo piano di collaborazione attivato con i medici di medicina generale e il supporto ordine dei medici, proprio per rafforzare il piano di medicina territoriale non solo della città metropolitana di Genova, ma dell’intera Liguria – spiega Toti – L’obiettivo è avere screening più rapidi della malattia, e quindi un inizio delle cure più precoce e alleggerire la pressione sui pronti soccorso, trovando una risposta compiuta ed efficace a livello territoriale”.
“Voglio ringraziare Regione Liguria per aver accolto l’appello dell’ordine dei medici ad aprire diversi tavoli di lavoro per trovare insieme soluzioni comuni alle criticità che la pandemia ci sta mettendo di fronte – spiega Alessandro Bonsignore, presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri della Liguria – In questo senso nonostante i numeri non siamo oggettivamente incoraggianti, un messaggio di rassicurazione per i cittadini proviene dalla sinergia e dall’unità di intenti che mai come in questo momento può risultare cruciale per affrontare le prossime settimane e i prossimi mesi”.
“I medici di medicina generale esprimono soddisfazione per questo accordo sottoscritto oggi – spiegano Angelo Tersidio (Fimmg), Pietrino Forfori (Smi) e Giorgio Fusetti (Snami), rappresentanti sindacali dei medici di medicina generale che hanno sottoscritto il documento – In questo particolare momento di emergenza a causa della seconda ondata di Covid 19 abbiamo voluto per senso di responsabilità offrire alla Regione e ai cittadini il nostro contributo. Con l’accordo odierno sarà possibile, per i medici aderenti al progetto, effettuare tamponi rapidi in soggetti asintomatici che siano venuti a contatto con casi positivi. Questo per accelerare le procedure di diagnosi e il ritorno alle attività sociali e lavorative, il tutto in strutture adeguate, siano esse distrettuali esterne o all’interno di ambulatori. Come medici di medicina generale, da sempre punto di riferimento e primo contatto con i cittadini, abbiamo sentito il dovere di supportare ulteriormente gli altri operatori sanitari e ospedalieri nella lotta contro il virus”.