Come era facilmente prevedibile, è stato un successo l’aperitivo solidale organizzato ieri a Sanremo nel rinnovato ‘Piña Social Club’ (ex Aighesè) da Pigna Mon Amour e dall’associazione Adventures, con parte del ricavato da destinare alle persone colpite dall’ondata di maltempo della settimana scorsa.
“Pigna Mon Amour è orientata alla valorizzazione di questo centro storico – dice Pino Ferrea, uno dei fondatori dell’associazione – e abbiamo offerto la nostra collaborazione ai giovani che hanno preso la gestione di questo locale che allieterà le serate nella Pigna per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni colpite dal maltempo”.
“Noi siamo nati per portare avanti un discorso prettamente culturale –spiega Ferrea – ma in questi anni siamo stati al fianco dei migranti clandestini a Ventimiglia, collaborato con le iniziative di don Rito, io stesso come medico ho visitato decine di migranti, insomma aiutare chi ha bisogno fa parte del nostro Dna. Prima di tutto bisogna rispettare le regole anti contagio, indossare la mascherina e rispettare il distanziamento, e poi attivarsi per la solidarietà anche per dare un segnale ai sanremesi e agli abitanti della Pigna”.
“Per il futuro prossimo stiamo cercando di organizzare un cineforum con proiezioni di film di qualità nella chiesa sconsacrata di Santa Brigida ma di sicuro – conferma Pino Ferrea – qui non ci saranno eventi collaterali alla rassegna del Club Tenco come è sempre successo negli ultimi anni. Due mesi fa con 200 positivi in tutta Italia si poteva esultare, oggi con tremila casi si deve essere molto più prudenti”.
“In questi giorni abbiamo pensato cosa si poteva fare per dare una mano a chi ha sofferto i danni del maltempo – dice Francesco Scalarandis di Adventures – e non potendo andare a spalare dato che stavamo finendo i lavori nel locale, abbiamo deciso di fare quello che sappiamo cioè fare musica e dare da bere e da mangiare. Ogni volta che è possibile cerchiamo di impegnarci per dare il nostro contributo a favore di qualche causa o a beneficio di chi sta peggio di noi”.
“Siamo legati alla Pigna – dice Scalarandis – da quando, diversi anni fa, abbiamo organizzato il nostro primo evento in Piazza dei Dolori in concomitanza con il Festival e non è stato un debutto fortunato con due giorni di pioggia continua. Con quel ricordo negativo siamo stati qualche tempo senza frequentare questi luoghi e poi siamo tornati con eventi il primo maggio ed un festival in piazza San Costanzo, due appuntamenti che causa Covid quest’anno non si sono svolti”.
“Ma proprio in quella circostanza ci è stato proposto di riaprire questo locale sotto le Rivolte, l’ex Aighesè che era chiuso da un po’. Abbiamo iniziato come circolo culturale aperti il venerdì e sabato ma dopo due mesi siamo stati costretti a chiudere per lockdown. Adesso abbiamo ricominciato come bar tradizionale aprendo tutti i giorni, un’attività più consona con le normative vigenti, chiudiamo un po’ prima alla sera, tutti e tre, io Giulio e Giulio, in pieno accordo come accade ormai da tanti anni”.