È in corso il decimo Censimento del Luoghi del Cuore indetto dal FAI, Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che come tutti i precedenti Censimenti biennali aiuterà alcuni luoghi amati dagli italiani a trovare visibilità, a farsi conoscere e amare, e per alcuni di essi ci sarà la possibilità di ottenere finanziamenti da destinare a opere di restauro, ricostruzione, fruizione. Ma da questa colossale azione collettiva nazionale non beneficiano solo la ventina-trentina di progetti finanziati ogni due anni: è il censimento in sé che “fa”: fa conoscere, fa partecipare, fa votare, stimola il senso di appartenenza delle comunità dei paesi e della città che votano; ogni due anni ci sono comitati e comunità che – anche se non ottengono migliaia di voti né finanziamenti per le necessità del loro “Luogo del Cuore” – traggono dal censimento l’orgoglio e il desiderio di andare avanti col loro progetto, col loro sogno in favore del loro territorio con la sua storia, la sua arte, le sue tradizioni.
Un bell’esempio in questo senso è l’Oratorio della SS. Trinità di Conio; frazione del comune di Borgomaro, in epoca medievale feudo dei conti Lascaris di Ventimiglia di cui rimane il castello (in gran parte ricostruito) in cima al paese, Conio è il paese più alto della valle del Maro, a pochi chilometri da Imperia, immerso in un paesaggio di boschi e sorgenti nonché uno dei tre centri di coltivazione del Fagiolo bianco di Badalucco, Conio e Pigna, Presidio Slow Food, eccellenza agroalimentare delle Alpi Liguri.
Nel 2018, per la nona edizione del censimento LDC 2018, l’Oratorio ottenne ben 9937 segnalazioni; non ebbe alcun finanziamento da parte del FAI ma nel 2019 è stata inaugurata la targa commemorativa che lo premia come primo Luogo del Cuore del 2018 della provincia di Imperia e grazie a tutto ciò, grazie alla spinta ottenuta dal censimento, il progetto a cui il comitato promotore ambiva è proseguito: esso prevedeva il restauro del quadro dell’Annunciazione posto all’interno dell’Oratorio e la sua ricollocazione in occasione della festa del patrono del paese San Maurizio, il 22 settembre.
Quest’anno in occasione della festa di San Maurizio non si è svolta la tradizionale sagra dei fagioli a causa dell’emergenza Covid però il 22 settembre il quadro è stato restituito alla comunità restaurato grazie alla raccolta fondi e collocato temporaneamente nella Chiesa Parrocchiale in occasione della celebrazione della funzione religiosa per il Santo patrono. La collocazione temporanea è dovuta al fatto che l’Oratorio è interessato dai lavori di restauro volti a eliminare le infiltrazioni di umidità.
Il restauro del quadro è durato circa otto mesi ed è stato curato dal laboratorio GAVALDO Restauro; il comitato promotore intende raccogliere altri fondi per il restauro dell’altare. Grazie all’entusiasmo degli abitanti di Conio e al FAI, la storia continua…