A fronte del preoccupante aumento dei casi di contagio che hanno posto il sud della Francia in zona ‘rossa’, il prefetto delle Alpi Marittime Bernad Gonzalez ha imposto alcune misure restrittive che hanno sollevato polemiche reazioni.
L’ultima in ordine di tempo è imporre la chiusura totale per 15 giorni di tutte le sale di sport pubbliche e private, quando con questo termine si intende parlare di palestre e centri fitness ma escludendo le piscine. Oggi cinque tra i più grossi e importanti centri di questo genere a Nizza hanno presentato ricorso contro l’ordinanza prefettorale presso il Tribunale amministrativo di Nizza. Sono affiancati dal sindacato France Active il quale ritiene che la libertà d’impresa sia inattaccabile soprattutto se questi centri applicano severe misure di sicurezza contro il Covid.
L’ordinanza del Prefetto riguarda anche la chiusura di tutti i bar entro le ore 22 ma non si applica nei confronti di ristoranti e di bar-ristorante, oltre all’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici dalle 8 all’una di notte esclusi i minori di 11 anni. Resta il divieto di assembramento oltre le dieci persone negli spazi pubblici ma con diversi distinguo (si a manifestazioni autorizzate, visite guidate, cerimonie funebri eccetera).
E se i responsabili dei centri di rianimazione del dipartimento delle Alpi Marittime che confina con l’Italia dicono di avere tutto sotto controllo e pronti ad affrontare l’ondata epidemica autunnale, dalla sede di Lilla del prestigioso Istituto Pasteur annunciano di aver scoperto un trattamento ‘molto promettente’ contro il Covid, una molecola la cui efficacia necessita di verifiche su modelli ancora più precisi per stabilire con certezza sin dove può arrivare la sua attività antivirale.