Il Consigliere comunale di Imperia Davide La Monica interviene con una nota stampa riguardante la Tari.
“I cittadini Imperiesi dovranno prepararsi all’ennesima “mazzata”, la Tari relativa al 2020 aumenterà infatti dal 10 al 13%.
Com’è noto, la Tari è un’imposta a destinazione fissa che serve a coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Per tale ragione, più aumenta il costo del servizio, più aumenta la relativa tassa.
I costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sono passati da 11.491.454 nell’anno 2019 a 12.463.733 nell’anno 2020, di conseguenza la TARI subirà un importante aumento.
Il Sindaco e la sua maggioranza consiliare hanno sempre promosso il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta generalizzato ed indiscriminato sostenendo che i cittadini sarebbero stati ripagati dai sacrifici legati alla raccolta differenziata con un considerevole risparmio sulle bollette TARI, risparmio che sarebbe dovuto derivare dai minori costi di smaltimento dei rifiuti in discarica.
Analizzando le nuove aliquote Tari che l’attuale amministrazione approverà durante il prossimo Consiglio Comunale del 30/09, risulta evidente che i proclami ed i discorsi fatti dal Sindaco e dalla maggioranza in materia di Tari e raccolta differenziata fossero del tutto infondati ed infarciti di pura retorica.
Il sottoscritto e la minoranza di centrodestra, invece, hanno sempre sottolineato come questo servizio di raccolta porta a porta generalizzato fosse troppo costoso e non comportasse un così netto miglioramento dei servizi di pulizia e cura della città e che, quindi, sarebbe stato più opportuno optare per un servizio di raccolta porta a porta ragionato, studiato su misura in ogni quartiere e zona della città e nelle frazioni, con costi decisamente inferiori. Infatti, pur essendo consapevoli della necessità di un servizio di raccolta che consentisse di raggiungere le percentuali di differenziazione di rifiuti previste ex legge (anche al fine di scongiurare il rischio di incorrere in pesanti sanzioni), Vince Imperia e tutta la minoranza di centrodestra hanno sempre sottolineato la necessità di un servizio di raccolta rifiuti che prevedesse l’installazione di isole ecologiche, con conseguenti minori costi e disagi per i cittadini.
Oggi, a distanza di circa un anno e mezzo dall’inizio della raccolta differenziata, si può assolutamente dire che i nostri dubbi e timori su tale modalità di raccolta differenziata e sui relativi costi che ne sarebbero derivati fossero quanto mai fondati.
L’aumento dei costi del servizio, unitamente alla mancata riscossione di crediti TARI negli anni passati, provocheranno un aumento spropositato dell’imposta sui rifiuti che graverà non solo sulle utenze domestiche ma anche sulle utenze non domestiche (come bar, pasticcerie, ristoranti, negozi di alimentari, supermercati e tutte le attività commerciali in genere), molte delle quali già duramente colpite dalla crisi economica provocata dall’emergenza epidemiologica.”