Incontro questa mattina in comune a Ventimiglia tra l’amministrazione e i rappresentanti di categoria per parlare delle nuove, preoccupanti, restrizioni alla frontiera francese.
Restrizioni che tolgono il sonno agli ambulanti ventimigliesi e che rischiano di portare a un secondo, seppur tacito lockdown, con conseguenze economiche devastanti come spiegato da Roberto Benassi rappresentante provinciale degli ambulanti per Confesercenti.
“L’ordinanza che limita l’affluenza alla frontiera con la Francia purtroppo esiste – dice Benassi. La sua applicazione per ora non è ancora completa, per noi se così fosse ci sarebbe un secondo lockdown nascosto, strisciante. Il comune di Ventimiglia ha convocato questa riunione per informarci e condividere eventuali possibilità di soluzione. Il primo consiglio è stato quello di unirsi con altri sindaci che hanno questo problema per affrontare quello che potrebbe essere un dramma per categorie già messe a dura prova dal primo lockdown.
L’amministrazione di Ventimiglia – prosegue – ha poi presentato in Prefettura un’applicazione dell’ordinanza ministeriale con delle modifiche per venire incontro alle nostre esigenze. Potremmo avere, se ricevesse esito positivo, il transito consentito per i lavoratori frontalieri, gli studenti e tutti coloro che si muovono per ragioni commerciali fino a 36 ore. Salveremo così le problematiche di una parte del commercio, ma peseremmo moltissimo sul turismo”.
Presente alla riunione odierna anche l’onorevole Flavio Di Muro che si è così espresso: “Ho voluto partecipare a questa riunione perché c’è molta apprensione. L’ordinanza del ministro Speranza è arrivata improvvisamente e ci sono alcuni punti da chiarire e da interpretare. C’è molta improvvisazione al Governo, speriamo che a pagarne il prezzo non siano i commercianti di Ventimiglia e dell’estremo ponente ligure che lavorano e vivono grazie ai flussi commerciali con la vicina Francia”.