In risposta al comunicato del Consigliere di minoranza Renzo Brunengo i Consiglieri di maggioranza di Pieve di Teco rispondono:
“Vista la malafede dei consiglieri di minoranza non si può fare a meno di rispondere.
Quando si parla di mala gestione bisognerebbe fare qualche esempio (come quando si buttavano via centinaia di migliaia di euro per una centrale a biomasse fasulla, oppure si finanziava una proloco invisibile con oltre 200.000,00 €, ecc. ecc.), invece di citare ad arte un paragrafo di un atto della Corte dei Conti.
Non avendo nulla da nascondere invitiamo tutti i Pievesi a leggere per intero l’atto della Corte dei Conti pubblicato sul sito del Comune (http://www.comune.pievediteco.im.it/wp/2019/11/29/deliberazione-n-58-2019-prse-corte-dei-conti-sezione-regionale-di-controllo-per-la-liguria/).
Tutti potranno così vedere quali sono le cause che hanno portato il Comune a chiedere anticipazioni finanziarie.
Queste possono essere riassunte in tre circostanze, la prima dovuta al mancato pagamento da parte dell’Anas di somme dovute per oltre 200.000 €, la seconda alla difficoltà di riscuotere parte dei tributi comunali e la terza alla necessità di pagare i fornitori.
Per la prima era in atto una causa civile che ha portato al pagamento totale degli importi dovuti da parte dell’Anas.
Negli altri due casi, in considerazione della crisi economica, l’amministrazione ha dovuto scegliere se far chiudere le aziende oppure sobbarcarsi i costi degli interessi (non certamente 50.000,00 €). Non ci sono stati dubbi nello scegliere di onorare i debiti e rateizzare per quanto possibile i tributi.
Se la scelta fatta non piace, è legittimo contestarla ma parlare di mala gestione è estremamente squallido, inoltre non accettiamo che a farci la morale siano ex amministratori che hanno sperperato ingenti quantità di soldi pubblici.
Chiarito questo, sta ai cittadini giudicare”.