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Il riconoscimento dell’oliva taggiasca con il DNA è “legge”. La certificazione ottenuta dl Parco Tecnologico di Lodi sgombra il campo dalle perplessità di quanti erano contrari a questo tipo di analisi, spalanca prospettive di crescita e sviluppo per l’intero settore olivicolo e fornisce un efficace strumento di tutela di una eccellenza ligure. “Finalmente – sottolinea il presidente dell’Associazione Oliva Taggiasca del Ponente Ligure Simone Rossi – abbiamo a disposizione un metodo scientifico accreditato e sicuro per proteggere, valorizzare e promuovere la vera oliva Taggiasca in salamoia. Siamo felicissimi del riconoscimento ottenuto dal Parco Tecnologico di Lodi: è un successo tecnico scientifico di tutta la struttura di questo importante centro di ricerca, che tanto si è speso anche contro Covid-19. Il nostro ringraziamento in particolare va al direttore del Parco Andrea Di Lemma che si è reso sempre disponibile ed ha coordinato egregiamente i lavori per giungere a questo importante risultato”.

“Ora la Regione Liguria, ma anche gli altri enti di controllo e certificazione – aggiunge Simone Rossi – potranno avvalersi di un metodo analitico accreditato presso Accredia, l’ente nazionale che certifica e valida i metodi di analisi, per tutelare i produttori liguri e i consumatori di ogni parte del mondo affinché nei vasetti dove c’è il nome Taggiasca vi sia veramente l’oliva emblema del nostro territorio. L’Associazione dell’Oliva Taggiasca del Ponente ligure, già Comitato Salvataggiasca, si è fatta promotrice di un metodo analitico che, oggi è ufficiale, dà certezze oggettive e tangibili. Il metodo analitico non è della nostra Associazione né del Parco Tecnologico di Lodi, sebbene a loro vada la primogenitura, ma di tutti. Ogni istituzione o ente potrà utilizzare il protocollo, farlo proprio ed esercitare i controlli a tutela di consumatori e produttori”. Conclude Rossi: “Per gli associati, e non solo, è possibile già da due anni utilizzare il bollino di garanzia “DNA certificato Taggiasca” che consente di ottenere, a prezzi assolutamente vantaggiosi, un certificato di analisi e un logo da poter apporre sui propri vasetti. Un inno alla trasparenza e alla sicurezza alimentare”.