Agricoltura e turismo. Un binomio sul quale puntano forte Giacomo Chiappori e la sua Grande Liguria. Il candidato alla presidenza si pone l’obiettivo di allargare i confini del turismo della nostra regione fino all’entroterra e alle sue grandi bellezze.
“Il turismo da solo non vuol dire niente e ci porta solo nel blu del mare – esordisce. Nel nostro programma vogliamo invece far sposare mare e verde dell’entroterra, con i suoi colori e i suoi sapori.
L’agricoltura ha avuto seri problemi con il lockdown. Le cantine sono ancora piene del vecchio vino, ma speriamo che quello nuovo possa permettere una ripresa. Parte anche la stagione dell’olio e della sua filiera con un piccolo problema che è diventato un grande problema. Non abbiamo infatti preso provvedimenti sugli ungulati, i cinghiali, e doveva farlo la regione. Oggi combinano di tutto creando problemi a chi vuole cominciare a raccogliere. Non si è fatto un piano faunistico con un calendario venatorio stupido che ha portato ad avere un problema importante. Se arriverò in regione questo sarà uno dei primi temi che andrò a toccare.
Si è poi promesso di dare grandi finanziamenti ai giovani che affrontavano il tema della montagna – prosegue Chiappori – e invece poi zero. Vi prometteranno, ora in campagna elettorale, un sacco di soldi ma poi succede come successo a Monesi con una strada ferma per anni e con un paese che adesso comincia a riprendersi senza però un suo specifico recupero.
Credo che questo sia un settore che meriti molta attenzione. Nel nostro programma, come detto, è fondamentale unire mare e monti. Datemi la possibilità di entrare in regione e farò rispettare quello che non è stato rispettato per anni. Sicuramente non ci sarà la storia del faremo per poi non fare niente, ci sarò io a vigliare per voi”.
Il messaggio elettorale completo di Giacomo Chiappori nel video a inizio articolo.
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