Per chi spumantizza e chi ha varietà precoci la vendemmia è già nel vivo da qualche giorno, mentre per tutti gli altri viticoltori liguri ci si prepara alla raccolta che proseguirà fino a metà settembre e che porterà ad una produzione stimata tra vino e mosto di circa 46 mila ettolitri, in crescita del 15% rispetto allo scorso anno.
È quanto annuncia Coldiretti Liguria, in base ai dati Ismea, specificando che, nonostante gli eventi atmosferici dell’ultimo periodo, il clima favorevole e le piogge “giuste” hanno portato ad un buono sviluppo dei grappoli, e anche quest’anno la qualità del vino ligure risulterà ottima, qualità che con quasi 2 bottiglie su 3 rientra sotto le denominazioni DOC o IGP.
La previsione ligure è più ottimistica di quella nazionali, dove per il 2020 si stima una produzione di di vino Made in Italy attorno ai 45 milioni di ettolitri, in calo di circa il 5% rispetto allo scorso anno ma che apre comunque con un entusiasmante testa a testa con i cugini francesi per il primato mondiale.
“Con la vendemmia – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – si attiva un motore economico importante per la nostra regione, che non dipende solo dalla vendita del vino ma anche dalle opportunità di lavoro che questo settore genera lungo tutto la filiera, con un notevole numero di persone impegnate sia direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio. Purtroppo come altri comparti produttivi, anche la viticoltura ha subito dei pesantissimi contraccolpi causati dall’emergenza Coronavirus ed è per questo che è importante sostenere, sia a livello locale sia all’estero, un settore che svolge un ruolo da traino del Made in Liguria. La coltivazione della vite nella nostra regione viene condotta grazie ai tipici terrazzamenti su circa 2.000 ettari di terreno nei quali si producono vini che vantano il fregio di ben 8 DOC (DOC 5Terre, DOC Rossese di Dolceacqua, DOC Riviera Ligure di Ponente, DOC Golfo del Tigullio – Portofino, DOC Val Polcevera, DOC Colline di Levanto, DOC Colline di Luni e DOC Ormeasco di Pornassio) e 4 IGT ( Colline del Genovesato, Liguria di Levante, Colline Savonesi, Terrazze dell’imperiese). Anche quest’anno, nonostante le difficolta, l’eccellenza dei vini della Liguria continuerà a farli apprezzare sicuramente sul mercato nazionale ed estero, sia dalla ristorazione sia dai singoli consumatori.”