Torna il grande jazz a Sanremo, città della musica. Ieri sera nel magnifico contesto di villa Ormond, l’energia di Paolo Fresu e del suo Devil Quartet ha coinvolto il pubblico. Il loro, con l’ultimo lavoro ‘Carpe Diem’, è un ritorno alle sonorità classiche di questo genere aperto alle contaminazioni e alle novità, così come il quartetto ci ha insegnato nei 15 anni di attività.
“Un progetto che esiste ormai da tantissimi anni. Fatto di amici: io alla tromba, Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria,” spiega Paolo.
“Ci divertiamo molto sul palco. Negli anni abbiamo fatto tanti lavori originali, dischi e concerti in giro per il mondo. Ma di certo non disdegniamo suonare anche gli standard. Quando un gruppo esiste da così tanti anni si può forse permettere di suonare tutto, e tutto diviene un po’ nostro.”
E se da una parte c’è il piacere di coinvolgere il pubblico trascinandolo al ritmo del jazz, dall’altra c’è la gioia di ritornare sul palco dopo il difficile periodo del lockdown e i dubbi su come sarebbe stata quest’estate influenzata dall’emergenza sanitaria.
“Lo dico sempre. Racconto al pubblico la felicità di essere sul palco dopo mesi in cui siamo stati chiusi in casa. È vero che abbiamo fatto musica con gli altri, ma a distanza. Fare la musica sul palco è diverso,” conclude Paolo Fresu.
La serata è stata organizzata dalla Dem’Art e da Unogas. Le immagini del concerto e l’intervista a Paolo sono visibili nel video servizio a inizio articolo.