Tra le tradizioni più antiche della provincia di Imperia e della Liguria c’è la festa della “Ra Barca” di Bajardo. Un tragico evento avvenuto nel lontano 1200 diede inizio a questa usanza, come ci spiega Mauro Laura, della Pro Loco di Bajardo: “La tradizione dice che tutto nacque da una storia d’amore nel periodo in cui le repubbliche marinare erano in conflitto. In particolare i Pisani, antagonisti dei Genovesi, venivano ad armare le loro navi nella zona e, come spesso capita stando molto tempo in un luogo, nacque l’amore in tra le tre figlie del conte e alcuni dignitari pisani“.
Di questo amore il conte non era per nulla felice e intimò alle figlie di abbandonare i dignitari. Due accettarono; la terza, Angelina, disposta a qualsiasi sacrificio, rifiutò. Fuggì così con il suo amato nel bosco, per un sentiero che ancora oggi è detto degli “innamorati“, ma la coppia venne raggiunta dal conte e dai suoi uomini che li giustiziarono.
La storia causò scompiglio nel paese che si ribellò e intimò al conte di dare degna sepoltura alla figlia. Da allora si ricorda questo avvenimento.
“La domenica prima della Pentecoste i baiocchi, durante la notte, vanno nel bosco a cercare un albero di pino dagli aghi corti, che risulta senza nodi, lo scortecciano e la domenica di Pentecoste lo issano a forza di braccia. Quell’albero rappresenta quello della nave pisana che avrebbe dovuto accompagnare lontano gli innamorati. Sulla sommità un ramo viene tagliato e unito con una corda in alto per rappresentare la testa di Angelina e la sua triste fine”.
Anche una nenia antichissima accompagna questa suggestiva usanza a ricordo di un fatto davvero drammatico.