“Il 24 luglio sciopereranno i trasporti per segnare il passo, per ricordare a tutti che così non va bene. I problemi c’erano anche prima di tutti i drammi che ha vissuto questa regione, non prendiamoci in giro, non pensiamo che sia sempre colpa di altri. Proviamo a lavorare per trovare delle soluzioni”. A dirlo Fulvio Fellegara, segretario generale di Cgil Imperia, intervenuto sul caos autostrade e, più in generale, trasporti in Liguria.
Il sindacato si farà sentire a gran voce il 24 luglio, giornata per la quale è stato ufficialmente proclamato sciopero regionale: “Ci si stupisce oggi delle code in Liguria, chi lo fa dovrebbe raccontarci dov’è stato negli ultimi cinque anni. Il problema delle code in questa regione esiste da sempre. Chiunque percorra la tratta Imperia-Genova sa che da anni, purtroppo, la mobilità è drammatica. Lo è perché mancano alternative, non sono state fatte scelte logistiche sia dal punto di vista politico che amministrativo e industriale. Ricordo sempre che manca il raddoppio ferroviario Andora-Finale, 30 km che paralizzano una regione. Abbiamo poi un’autostrada vecchia con problemi oggettivi senza possibilità di una terza corsia e con uno dei più alti bisogni di manutenzione d’Italia.
Ci sono i problemi legati alla sicurezza che si sono aggiunti, ennesimo tassello in negativo di un problema che esiste da anni. Non si può derogare sulla sicurezza, bisogna provare a ragionare tutti insieme senza fare lo scarica barile, senza fare una campagna elettorale in negativo per autoassolversi. Non c’è bisogno di politici che si autoassolvano, ma che cerchino delle soluzioni“.
Fellegara ha inoltre parlato della ripartenza del mondo del lavoro dopo il lungo periodo di lockdown spiegando: “Il lavoro è partito a fatica, il territorio sta continuando a soffrire. Uno degli elementi di maggiore preoccupazione è quello degli stagionali. Molti aspettavano l’estate per poter avere un reddito, tutto questo non è successo. Manca il lavoro perché non tutte le imprese hanno aperto completamente e mancano anche i turisti. Noi abbiamo contrattato con la Regione uno strumento per dare un contributo a chi in questo momento non ha trovato un lavoro, 500 euro per cinque mesi, purtroppo però è solo un piccolo intervento che non risolve il problema. Tante persone non hanno ancora percepito la cassa integrazione di marzo e aprile, quindi c’è un problema nel problema, non solo la mancanza di lavoro, ma anche quella di reddito per i mesi di piena chiusura”.
Il segretario Cgil ha infine fatto il punto sul ‘caso’ dipendenti Amaie e, più in generale, del comparto idrico in provincia: “La questione è aperta ed è legata alla situazione di Rivieracqua – dice Fellegara. Il concordato si sta dirigendo verso la fase più calda, ora siamo tutti in attesa del responso del giudice che dovrà decidere l’approvazione o meno del piano concordatario definitivo. Da lì passa il futuro del servizio idrico integrato della provincia. Abbiamo quasi 200 lavoratori diretti coinvolti nel sistema idrico più tutto l’indotto, con aziende edili e di servizio, dove gravitano altri 300 lavoratori. Stiamo parlando di un elefante a livello occupazionale e fare ulteriori errori su questa vicenda sarebbe drammatico per l’economia della provincia”.
L’intervista completa a Fulvio Fellegara nel videoservizio di Riviera Time.