Si contano ancora caselli chiusi, corsie uniche e cantieri aperti che provocano rallentamenti in Liguria, ostacolando la ripresa totale del turismo, e che rendono difficili gli spostamenti per tutte le imprese che commercializzano il proprio prodotto su gomma: occorrono urgenti interventi di ripristino della normale viabilità per non condizionare il commercio, la valorizzazione delle produzioni locali e l’indotto economico delle imprese che custodiscono, con il loro lavoro, il territorio.
È quanto afferma Coldiretti Liguria nel sottolineare che le problematiche legate ai collegamenti e alla mobilità ligure stanno creando disagi non solo ai turisti, che devono avere sempre la possibilità di continuare a scegliere la nostra regione per le sue bellezze paesaggistiche e le sue peculiarità, ma anche a tutte quelle imprese locali che riforniscono alberghi, bar e ristoranti dove è ripresa la piena attività dopo il lockdown degli scorsi mesi.
“È inammissibile che dopo i mesi di lockdown – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – ci possano essere altri fattori che minano le nostre attività: i disagi che si registrano sulla rete autostradale stanno dando un ulteriore duro colpo alla ripartenza della nostra regione, un freno che le nostre imprese non si possono assolutamente permettere. Purtroppo non di rado ormai, le imprese agricole ed ittiche locali, produttrici di grandi eccellenze, devono contare più tempo per ogni singola consegna, dentro e fuori dai confini regionali, rischiando di dover ridurre gli ordinativi giornalieri con conseguenti perdite in termini economici.
Come Coldiretti Liguria riteniamo sia ora più che mai fondamentale rendersi conto che la nostra regione si muove principalmente ancora su gomma, e che servono delle azioni urgenti e concrete per permettere spostamenti più veloci e in completa sicurezza, ammodernando e rendendo più facile la percorrenza o trovando delle reali soluzioni alternative. La manutenzione delle infrastrutture ha un valore strumentale basilare per l’economia ligure, in quanto la produttività della maggior parte dei nostri settori non può prescindere dalla commercializzazione dentro e fuori dai confini regionali e nazionali. L’attenzione alla cura del territorio deve essere una costante e bisogna smettere di agire solo in emergenza: noi possediamo sia dal punto di vista turistico sia da quello agricolo un patrimonio inestimabile, che va fatto conoscere e reso fruibile a più persone possibili, ed è anche per questo indispensabile accelerare questa partita, e permettere alle imprese del territorio di continuare a lavorare in sicurezza, valorizzando sempre il vero Made in Liguria”.