È stato approvato in giunta regionale, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico e al Commercio Andrea Benveduti, un bando in favore dei CIV per la riqualificazione delle aree a rischio di tenuta della Rete Distributiva.
“Il drammatico impatto della vicenda Covid-19 ha pesantemente aggravato la situazione di un settore già in grande sofferenza per i mutamenti strutturali degli acquisti, ma anche per le ormai pluridecennali scellerate politiche di “austerità espansiva”, che hanno pesantemente depresso la domanda interna. Il miglioramento della qualità della vita dei nostri centri storici e delle nostre aree urbane passa inevitabilmente dall’importante ruolo che in essi ricoprono i Centri Integrati di Via (CIV). Con questo primo bando da 465mila euro, la Regione sostiene economicamente il loro funzionamento per rivitalizzare il tessuto economico commerciale tradizionale, che per noi è e deve recuperare una funzione che non è solo economica, ma anche sociale e culturale all’interno dei quartieri” – spiega l’assessore Andrea Benveduti.
Il contributo sarà assegnato ai CIV che si trovano nell’area di gravitazione commerciale di Medie o Grandi Strutture di Vendita, che hanno effettuato il versamento. “L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto e coprirà le spese presentate e ritenute ammissibili fino all’esaurimento delle risorse disponibili” – aggiunge l’assessore.
Il bando è rivolto ai CIV costituiti nella forma di Consorzio e/o Società Consortili a responsabilità limitata da almeno due anni, nella cui area perimetrata risultino presenti almeno 30 imprese, la cui maggioranza deve essere costituita da quelle che esercitano il commercio al dettaglio in sede fissa e la somministrazione di alimenti e bevande. Sono ammissibili le spese sostenute dal 30 luglio 2016 appartenenti alle seguenti tipologie: spese di progettazione e realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento della vivibilità (es: installazione di strumenti informativi, riqualificazione e rigenerazione urbana, illuminazione, videosorveglianza, connettività), studi e consulenze (es: analisi di qualità ambientale, certificazioni di qualità, marchi collettivi), formazione per imprenditori e dipendenti, spese generali e personale (nel limite del 30% del totale delle spese ammissibili).