L’Amministrazione comunale di Ventimiglia ha fissato un incontro con la Confcommercio per il 30 giugno alle 10, finalizzato a discutere in merito all’ordinanza n. 93 del 15 giugno scorso, con la quale il sindaco Gaetano Scullino ha, fra l’altro, disposto che “gli esercizi di somministrazione – sia aperti al pubblico, che annessi ad attività di intrattenimento e svago, che attivi presso le associazioni o circoli privati – di alimenti e bevande comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione possono restare aperti per tutti i giorni dell’anno, con un minimo di 5 ore giornaliere di apertura al pubblico, entro i seguenti limiti orari: sino alle ore 24,00 da lunedì a giovedì e sino alle ore 01,00 venerdì, sabato, domenica e festivi”.
L’incontro è stato convocato dopo che il presidente della sede ventimigliese di Confcommercio, Dario Trucchi, ha inviato una lettera al sindaco Scullino, al presidente del Consiglio comunale Andrea Spinosi, al vicesindaco e assessore al Turismo Simone Bertolucci e all’assessore al Commercio Matteo De Villa.
Spiega Trucchi: “Abbiamo evidenziato al Comune come questo atto sia stato assunto senza un previo e auspicabile confronto con la nostra Associazione e abbiamo quindi chiesto l’immediata revoca del provvedimento. Riteniamo infatti che gli orari indicati nell’ordinanza siano eccessivamente restrittivi, rispetto alle necessità connesse all’offerta turistica. Si rischia che i turisti scelgano altre città vicine e, soprattutto alla luce della situazione di grave difficoltà in cui versano tutte le imprese, questo è un rischio che non possiamo correre. Inoltre si tratterebbe di un grave danno anche per la città”.
Conclude il presidente Confcommercio di Ventimiglia Dario Trucchi: “Condividiamo le preoccupazioni del sindaco Scullino per quanto riguarda la tutela del diritto di riposo e di sicurezza dei cittadini e siamo in prima linea con lui nella lotta all’abusivismo commerciale, ma riteniamo che questa ordinanza non sia il corretto strumento di azione. Anche alla luce delle diminuite condizioni di rischio da contagio da Coronavirus, come testimoniato dai bollettini ufficiali della Regione. Vogliamo evitare sul tema un confronto giuridico e auspichiamo quindi una soluzione positiva della questione a seguito di uno scambio aperto di idee con l’Amministrazione comunale”.
La soluzione alla vicenda attraverso un confronto con le categorie coinvolte è stata auspicata di recente anche da molti amministratori ed esponenti politici.