“Che felicità! Da lunedì gli italiani possono di nuovo tornare in Costa Azzurra, e non vedono l’ora!” titola oggi il Nice Matin.
Mancano ormai solo due giorni alla fatidica data del 15 giugno, giorno in cui anche le autorità francesi riapriranno la loro frontiera, tre mesi dopo la chiusura e l’inizio del duro confinamento transalpino. Dal prossimo lunedì ci si aspetta dunque un prudente e graduale ritorno alla vera normalità, sperando di non avere più problemi, incomprensioni e conseguenti controlli e ritorsioni come accaduto da quando l’Italia decise di riaprire in anticipo le sue porte ai francesi una decina di giorni fa.
La gioia riguarda gli italiani molti dei quali, in particolare piemontesi ma pure qualche lombardo, sono anche proprietari di seconde case tra Mentone e Nizza. Ce ne sono alcuni che avevano appena deciso di acquistare il loro alloggio per potervi trascorrere non solo periodi di vacanza ma anche per andarci a vivere da pensionati ed hanno dovuto interrompere trattative con le agenzie immobiliari, o ristrutturazioni a cura di architetti ed imprese edili.
Con l’estate alle porte, sono le spiagge del sud-est francese uno dei grandi obiettivi degli italiani, dalla frontiera sino a quelle di Saint Tropez in particolare. Una gita fuori porta, una passeggiata sull’antico tracciato dei doganieri tra Cap Martin e Monaco, una vacanza o un fine settimana in un resort o in un camping, una visita in un grande centro commerciale come Cap 3000 o Polygone Riviera, sentirsi in vacanza e respirare aria nuova pur essendo a due ore da casa.
In queste due settimane di apertura a senso unico chi ha sofferto di più sono stati i commercianti francesi che finalmente potranno nuovamente contare su di noi anche se tutti ancora un po’ spaventati e con qualche risorsa in meno da investire. D’altronde, passati i primi due giorni di euforia, anche i nostri vicini oltre frontiera non hanno ancora ripreso il ritmo abituale di visite e di spese nel nostro Ponente ligure come ha chiaramente e amaramente dimostrato la tanto attesa riapertura del mercato del venerdì a Ventimiglia.
Le prenotazioni alberghiere, da una parte e dall’altra, sono ancora in grande sofferenza, la situazione stenta a tornare alla normalità, ci vorrà tempo e forse non basterà la bella stagione a rimettere insieme i cocci di un disastro inimmaginabile e dalle conseguenze drammatiche.
Solo verso la fine di giugno si potrà iniziare a capire se ci sarà una almeno parziale ripresa che possa salvare e mantenere in vita aziende e posti di lavoro, un anno di transizione senza grossi guadagni ma senza ulteriori vittime di questo maledetto virus che ha cambiato le prospettive e le speranze di un intero pianeta.