“Dopo i precedenti incontri convocati da Regione Liguria, in cui abbiamo ottenuto il potenziamento del personale per gli interventi sulle gallerie della rete ligure, lavori 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, oltre che l’estensione dell’esenzione totale dei pedaggi nelle tratte interessate, nell’incontro richiesto d’urgenza oggi è stato fissato che ogni lunedì incontreremo Autostrade per avere un aggiornamento puntuale sulla situazione”.
Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti dopo la riunione con l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone e i vertici locali di Aspi.
“Quello che è accaduto questa mattina sulla A10 è legato al piano di ispezioni approfondite ordinate dal ministero dei Trasporti – aggiunge Toti – per questo abbiamo chiesto che Autostrade condivida con Regione Liguria il calendario da qui alla fine del mese di giugno. La società dovrà indicare in maniera chiara quali saranno le ispezioni e quali gallerie interesseranno. Inoltre, in caso di interventi da avviare immediatamente in situazioni che non permettano di effettuare scambi di carreggiata e con conseguente chiusura del tratto, Autostrade per l’Italia dovrà comunicarlo in tempi rapidi in modo da informare in modo puntuale e capillare i cittadini”.
“Oltre a questo, ho appena sottoscritto una lettera al ministro delle Infrastrutture Paola de Micheli, in cui sottolineo come la situazione in Liguria, alla prova dei fatti, stia diventando incompatibile con le normali condizioni di vita di una regione che deve ripartire, che lo sta facendo ma che deve essere dotata di una rete infrastrutturale degna del XXI secolo e del più grande porto del nostro Paese”, aggiunge Toti.
“È inaccettabile – conclude il presidente – che la Regione e i Comuni della Liguria vengano lasciati sola a gestire i disagi quotidiani di coloro che si devono spostare sulle autostrade perché spesso non hanno alternative, affrontando così una quotidiana Odissea: a due anni dal crollo del Morandi la situazione non è cambiata di una virgola, e ad aggravare il quadro resta il fatto che, dopo mesi di lockdown, non si sia approfittato di questo lungo periodo in cui le autostrade di fatto erano praticamente deserte per intervenire”.