Oro bene rifugio in tempi di crisi, adesso che il peggio sembra essere passato le quotazioni iniziano calare.
Dopo aver raggiunto il picco massimo lo scorso 18 maggio con 52,52 euro al grammo, la quotazione dell’oro ha iniziato inesorabilmente a scendere e oggi, 5 giugno, viene trattato poco al di sopra dei 48 euro, accusando un ribasso di un euro solo nelle ultime 24 ore.
Chi avesse pensato di sbarazzarsi di un po’ degli ori di casa per monetizzare in questi tempi di vacche magre, farà bene a muoversi per non vedere sfumare l’occasione ghiotta di incassare come mai successo negli ultimi anni.
Lo dimostrano i grafici relativi a quel mercato internazionale: un anno fa il valore di un grammo era di 37,80 euro, da quel 10 giugno 2019 ad oggi l’oro è aumentato di poco più di 10 euro che in percentuale significa addirittura +25,80%, uno tra gli investimenti più redditizi in assoluto anche se dovuto all’imprevedibile e drammatica situazione pandemica mondiale.
Sempre analizzando i grafici si possono anche scoprire aspetti che suscitano inquietudine, oltre che interesse. La prima impennata delle quotazioni del preziosissimo metallo è stata registrata lo scorso 24 febbraio (50,12 euro), un paio di settimane in anticipo sull’inizio vero e proprio della crisi prima sanitaria e subito dopo economica. Dall’inizio di quel mese l’oro aumentò di quasi 5 euro superando la soglia dei 50 euro al grammo, come se i grandi esperti della finanza mondiale già sapessero a cosa stavamo per andare incontro. Il successivo 16 marzo, a fronte di una prima e poderosa ondata di vendita, il prezzo crollava sotto i 42 euro per poi risalire e raggiungere il suo massimo di 52,52 euro esattamente due mesi dopo.