Come consuetudine oggi il presidente della Liguria, Giovanni Toti, ha commentato i dati odierni. In particolare quello riguardante il numero di tamponi che oggi ha superato i 2700 test.
“Con le nuove macchine aumentano i tamponi e ci avviciniamo ai 3000 che è l’obiettivo che ci siamo prefissi. Questa è la nostra strategia: individuare immediatamente possibili contagi per intervenire in modo preciso garantendo sicurezza anche con la riapertura della Regione,” ha dichiarato.
Scendono anche le terapie intensive che per la prima volta sono sotto le 10. “Qualche mese fa – ha aggiunto Toti – eravamo al limite. Ora siamo solo al 5 per cento della capacità totale del nostro sistema sanitario.”
“Scendono i dati del Covid, ma scendono purtroppo anche i dati dell’economia ed è oggi una grande preoccupazione. Per questo non possiamo più rinunciare a ripartire. È però evidentemente un rischio calcolato. Ripartiamo insieme, facciamolo in sicurezza rispettando le regole e spargiamo ottimismo,” ha dichiarato.
“Il 20 per cento del PIL ligure – ha proseguito – è dato proprio dal turismo. Pensiamo possa essere comunque una stagione positiva per la regione Liguria, nonostante le difficoltà di adeguarsi alle disposizioni anti-Covid. Questo perché abbiamo un grande bacino di utenza. Siamo vicini al Piemonte, alla Lombardia, alla Tosca, alla Francia. Stiamo ultimando una grande campagna di promozione anche all’estero.”
Come ormai noto il 3 giugno riapriranno le regioni e saranno quindi permessi gli spostamenti interregionali. Da lunedì 1° giugno in Liguria potranno riaprire altre attività tra cui i centri estivi e i nidi per i bambini.
Il governatore Toti ha anche annunciato che domani verranno pubblicate due FAQ sul sito della regione. La prima per spiegare che si può andare in moto in due anche se non si vive sotto lo stesso tetto. È però necessario l’uso sia della mascherina sia di un casco integrale.
La seconda riguarda invece gli alberghi e si riferisce al fatto che due persone non conviventi possono dormire nella stessa camera sotto la loro responsabilità. “Questo può essere il caso di due colleghi che dividono una camera, o di due fidanzati che non vivono insieme,” ha spiegato Toti.