Abituati ad annunci e quasi immediate smentite che hanno caratterizzato, e ancora caratterizzano, il lungo periodo di quarantena prima e di passaggio poi alle diverse Fasi per tornare prudentemente alla normalità, anche la notizia che i francesi possono tornare in Italia da mercoledì 3 giugno era una di quelle a rischio di fake.
Ci siamo fidati ma con cautela anche del recente annuncio al riguardo di Eduard Philippe, il Primo ministro francese: ‘Apriremo la nostra frontiera ai Paesi Ue il 15 giugno ma i francesi potranno andare in Italia due settimane prima e senza dover ricorrere a profilassi o test al loro rientro in patria’.
Ormai la buonissima notizia è confermata ovunque. Buonissima per il nostro commercio che ha assoluto bisogno dell’iniezione di euro garantita dai nostri vicini oltre frontiera, attesi come manna dal cielo da centri commerciali, ristoranti, enoteche, tabaccai, ambulanti. Una notizia meno buona per i commercianti francesi che dall’11 maggio hanno riaperto le saracinesche servendo solo connazionali e che sino alla metà di giugno, oltre a perdere clienti del posto, non potranno contare sugli incassi dai turisti italiani.
La data del 3 giugno sembra comunque abbia causato una certa tolleranza nei controlli, severissimi sino a una decina di giorni fa, alle nostre frontiere. Alcune auto con targa francese si vedono già per strada e addirittura ieri su Facebook diversi utenti hanno segnalato di aver incrociato a Sanremo un pullman turistico, non vuoto, con targa tedesca e un altro della Romania.