Come ci aveva annunciato il sindaco Biancheri, oggi l’apertura dell’edizione online del Nice Matin è dedicata a Sanremo, un articolo che sull’edizione cartacea è affiancato dall’intervista allo stesso Alberto Biancheri. Sembra però complicato dalle nostre parti acquistare e sfogliare una copia del giornale leader di tutto il sud della Francia a causa delle restrizioni in atto ma quel che conta è che i tanti lettori francesi (oltre 70mila copie vendute al giorno, oltre alle decine e decine di migliaia di visualizzazioni) quasi tutti del sud-est e potenziali nostri ‘clienti’ lo leggano attentamente.
Quello che si può apprezzare sull’online, dopo aver visto una pubblicità, è il reportage realizzato nelle zone scelte dai colleghi francesi per sottolineare come si presenta Sanremo dopo il lungo periodo di ‘confinamento’. E la città ne esce molto bene: nell’articolo vengono sempre sottolineate le misure di protezione e distanziamento adottate e rispettate dagli operatori turistici e commerciali che sono stati intervistati, sia in Piazza Bresca che tra i ‘baretti’ del porto vecchio, come sulle spiagge. E a colpire molto favorevolmente gli autori dell’articolo sono le misure igieniche riscontrate ovunque e che vengono definite impeccabili (“des mesures d’hygiène irréprochables”).
Giustamente si legge anche del rompicapo italiano ed europeo sulle date di riapertura sia delle nostre regioni che delle frontiere in ambito Ue. Nice Matin scrive che l’Italia è pronta ad aprire ai francesi dal prossimo 3 giugno ma purtroppo sembra che quella data sia stata ormai superata da quella del 15 giugno destinato ad essere il d-day europeo, anche se abbiamo ben imparato in questo periodo che quello che oggi ci viene annunciato già domani può essere smentito.
In attesa di tempi migliori, quello che conta è che questo articolo si trasformi in uno spot per tutta la nostra Riviera dei Fiori di cui Sanremo è l’indiscussa capitale e che questa apertura reciproca (Alberto Biancheri ha detto chiaramente di aver contattato la redazione ed il direttore del quotidiano transalpino) possa far nascere future collaborazioni che sono sempre state complicate o quanto meno deficitarie in passato. Con una certa dose di retorica, possiamo anche aggiungere che potrebbe essere questo un primo passettino per abbattere definitivamente una frontiera che mai come adesso ci separa.
A volte, la diplomazia e la distensione per arrivare a cordiali rapporti di buon vicinato tra Paesi confinanti, può anche partire dal basso con piccoli esempi, proprio come questo.