Continuano a scendere i numeri dell’emergenza coronavirus in Liguria. Sono -102 i positivi rispetto a ieri, calano anche i ricoverati e le terapie intensive. Dati positivi che il governatore Giovanni Toti ha oggi commentato in diretta sulla sua pagina Facebook.
“Dalle prime aperture, due settimane fa, passando per le tante aperture di lunedì scorso, l’epidemia sta continuando a calare. È sotto gli occhi di tutti, anche di coloro che avevano più timore,” ha dichiarato Toti.
“C’era la paura che il virus potesse ritornare. Per ora i dati ci dicono che non è così. Testimonianza del fatto che le aperture non sono state fatte per sfizio, ma sulla base di ragionamenti e per far ripartire l’economia di un Paese in cui il governo non paga nei tempi le casse integrazione perché ha fatto un pasticcio. Era evidente che potevamo usare altri mezzi invece dell’Inps, come fatto in altri Paesi,” ha aggiunto.
Il presidente della Regione ha poi parlato delle nuove riaperture a partire da domani. “La nostra Regione vive di porti, di turismo, di bar e ristoranti dove lavorano tantissime persone. Ora bisogna far ripartire i nidi e i centri estivi perché le famiglie devono sapere dove mettere i propri figli in sicurezza durante le ore lavorative. Firmeremo l’ordinanza domani e riapriremo anche i tirocini, i parchi giochi e molto altro.”
“Domani si riunirà nuovamente la conferenza delle regioni. Si parlerà di tornare a votare perché dal 3 giugno riapriamo il Paese ed è giusto e democratico far votare i cittadini.”
Il governatore Toti, alla fine del primo weekend di riapertura della movida ha anche parlato di questa problematica: “Capisco che dopo tre mesi abbiamo voglia di vita ed amici, una ventata di libertà. Non dico che non si debba fare, anzi. Se abbiamo aperto bar, pub, gelaterie è perché dobbiamo tornare a frequentarle. Facciamolo però con prudenza ed attenzione. Ci possiamo divertire senza bisogno di accalcarsi in modo sguaiato. Non si può fare un controllo poliziesco, ma vorrei vedere i sindaci, insieme alla Polizia Municipale stare in mezzo ai cittadini, spiegare le regole, farle rispettare. Dobbiamo tutti collaborare anche se richiede fatica. Io venerdì sera sono stato nel centro di Genova, ho visto proprietari che si sono messi insieme per mettere degli steward, ordine e rispetto: un modello da poter replicare.”