Anche se fanno parte di una categoria che poteva riaprire prima di altre in quanto considerata ‘necessaria’, le officine meccaniche stanno pian piano tornando solo in questi giorni ad una parvenza di normalità.
“Da lunedì scorso ho riaperto al pubblico – conferma Stefano Alberucci meccanico per moto e scooter, titolare di Stefanino Motors nella zona del Solaro a Sanremo – ma per adesso non è certo ancora il lavoro che c’era una volta. Forse la metà, e anche meno, di prima”.
“Speriamo dal 18 maggio – dice – quando sempre più persone potranno uscire, di tornare ad un buon ritmo anche perchè le spese sono tante ed ho una famiglia da mantenere”.
“Di solito in questo
periodo avevo l’officina a tappo, dovevo mettere le moto anche fuori, con
l’arrivo dell’estate gli scooteristi mi portavano i loro mezzi rimasti fermi
per alcuni mesi. Adesso invece ho tutto lo spazio a disposizione, non
prendo neppure appuntamenti, il cliente arriva e il lavoro lo faccio quasi in
tempo reale, non è mai successa una cosa del genere”:
“Avrei potuto tenere aperto – conferma – ma non ho voluto rischiare e far
correre rischi a mia moglie, alle mie due figlie piccole e anche ai miei
genitori che non sono più giovani e che vivono qui. Di questo virus non se
sappiamo ancora abbastanza”.
“Per fortuna – dice Stefano – non ho dipendenti né affitto da pagare. Ho chiesto il bonus all’Inps, ieri mi sono arrivati i 600 euro e il prossimo lunedì ho una scadenza Inps da pagare che ammonta alla stessa cifra più altri 20 euro! Me li hanno dati e se li riprendono subito, tanto valeva che non me li avessero nemmeno accreditati”.
Sempre a Sanremo, in via Padre Semeria c’è un frequentato Centro Collaudi e officina auto della famiglia Musizzano.
“Questa che è iniziata è la terza settimana che siamo tornati al lavoro – dice Marco Musizzano – due settimane fa abbiamo iniziato a preparare a norma il nostro luogo di lavoro, la settimana scorsa sono arrivati i primi clienti e da ieri il lavoro sta tornando ad un buon ritmo, senza caos, nel rispetto della sicurezza di tutti e spiegando ai clienti come devono comportarsi mentre aspettano la riconsegna del mezzo”.
“Uno degli aspetti più importanti della nostra attività riguarda i collaudi – spiega Marco – e bisogna fare un po’ di chiarezza. Le auto in scadenza a marzo, aprile e maggio possono essere rinviate a ottobre. Quelle con scadenza a giugno, luglio e agosto e via di seguito hanno date confermate. Ma se tutti aspetteranno il mese di ottobre si rischia il caos con l’impossibilità pratica di soddisfare tutta la massa di revisioni e in molti rischieranno di non poter usare l’auto o di andare incontro a pesanti sanzioni. Il consiglio che diamo a tutti è di rispettare la data di scadenza o rimandarla al massimo di un mese. Noi siamo già perfettamente operativi, non serve prendere appuntamento, basta una telefonata per evitare assembramenti”.
“Abbiamo mantenuto tutti i dipendenti in organico – conclude Marco Musizzano – nessun licenziamento, e dal 17 rientreranno tutti dalla cassa integrazione. Però non hanno ancora ricevuto i soldi dallo Stato, ci abbiamo pensato noi di tasca nostra”.