Sono 102mila, per 51mila confezioni, le mascherine consegnate ai liguri da questa mattina nelle farmacie liguri. Federfarma non segnala situazioni di particolare ressa ma solo, in alcuni casi, qualche coda ordinata soprattutto all’apertura questa mattina presto. Il sistema non è andato in tilt ma ha avuto solo momenti di sovraccarico fisiologico in cui si è rallentata la consegna. È questo il bilancio della prima giornata di distribuzione gratuita dei dispostivi di protezione personale messi a disposizione dalla Protezione Civile di Regione Liguria.
“Tutto sta procedendo nella norma, come ci ha confermato Federfarma – spiega il presidente Giovanni Toti. – Non ci sono state particolari difficoltà o assembramenti. Questa mattina siamo partiti con la distribuzione gratuita di 500mila mascherine nelle farmacie, che vanno ad aggiungersi ai 2milioni e 500mila già distribuite a casa dei liguri grazie a Poste Italiane e ai sindaci nei comuni più piccoli, e fino a questo momento sta andando tutto bene. Quanto scritto dalle opposizioni, che urlano al “disastro annunciato”, è il solito attacco strumentale che offende il lavoro dei tanti farmacisti impegnati in prima linea dall’inizio dell’emergenza che per il loro impegno vanno solo ringraziati.
Ancora una volta ci saremmo aspettati che la minoranza facesse semmai pressioni con i loro rappresentanti al governo che si è dimostrato inefficiente soprattutto per l’approvvigionamento di dpi che ci siamo procurati con le nostre forze (in totale saranno 3milioni e 500mila le mascherine consegnate ai liguri, oltre al milione e 700mila per le attività produttive). Dopo le brutte figure delle altre regioni dove sulle mascherine acquistate ci sono indagini in corso e perdita di denaro pubblico per 11milioni di euro, ci auguravamo almeno silenzio da parte loro. Ma non finiscono mai di stupirci. Ai liguri naturalmente raccomandiamo sempre di usare il buon senso e di evitare assembramenti, tenendo conto che la distribuzione andrà avanti fino alla fine della prossima settimana. Il nostro obiettivo era fare in modo che i cittadini potessero avere le loro mascherine, soprattutto con l’avvio della fase due, un momento molto delicato in cui è evidente che è fondamentale dotarsi dei dispositivi di protezione individuale”.