Sono oltre 120 le fattorie didattiche presenti nelle campagne liguri, che potrebbero supportare il lavoro di mamme e papà accogliendo i bambini in sicurezza con giornate didattico-educative svolte a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta.
È come commenta Coldiretti Liguria la proposta di Coldiretti avanzata al Governo e alle Regioni, con lettera indirizzata, nello specifico, ai Ministri dell’Istruzione, delle Politiche Agricole, Pari Opportunità e Famiglia, ed agli Assessori competenti, in occasione dell’inizio della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, con il ritorno di 4,4 milioni di italiani al lavoro e con i figli a casa per la chiusura delle scuole. Le fattorie didattiche sono aziende agricole autorizzate a fare formazione sul campo, puntando sull’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile. Per questo la Coldiretti mette a disposizione, delle autorità sanitarie, politiche e amministrative competenti, la sua rete di Fattorie Didattiche in costante crescita anche nella nostra regione, la propria esperienza, le proprie competenze in ambito educativo e didattico, per offrire sostegno alle famiglie per i prossimi mesi. Quella in fattoria è una pedagogia attiva dell’”imparare facendo” attraverso attività pratiche ed esperienze dirette (seminare, raccogliere, trasformare, manipolare) a contatto con la natura, attraverso l’incontro con animali e la conoscenza delle coltivazioni locali.
“Le nostre fattorie didattiche – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – sono un patrimonio di esperienze e potenzialità da non sprecare in un momento cruciale in cui il Paese ha necessità di forme alternative di sostegno alle famiglie e dove, anche i più piccoli, hanno bisogno di vivere una Fase 2 all’aria aperta. Le imprese agricole autorizzate si possono rivelare il luogo ideale in cui accogliere piccoli gruppi tenendo conto delle norme di sicurezza, distanza e igiene previste per la Fase 2 dopo la chiusura forzata delle scuole. Imparare in fattoria vuol dire toccare con mano quelle che sono le varie realtà produttive locali e quindi l’origine dei prodotti alimentari.
Con progetti quali l’Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti, da anni si porta avanti questo genere di educazione indirizzato ai più piccoli, e, anche durante il lockdown generale, le nostre imprese non si sono fermate e hanno cercato di raggiungere i bambini nelle case attraverso video che mostrassero la nostra agricoltura e le sue peculiarità. Ora è importante che si valuti la possibilità di tornare a vedere come si coltiva l’orto o ci si prenda cura degli animali direttamente in azienda. L’obiettivo è sia aiutare i genitori in questo momento particolare sia continuare a formare futuri consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti, per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce la nostra agricoltura con il cibo che raggiunge ogni giorno la nostra tavola.”