Da oggi l’accesso alle spiagge di Arma di Taggia è nuovamente possibile. L’ordinanza del sindaco Mario Conio permette di passeggiare o compiere attivitĂ fisica. Rimane comunque vietata ogni altra attivitĂ come sdraiarsi per prendere il sole, o fare il bagno. Le ragioni sono chiare: evitare possibili assembramenti per contrastare la diffusione del coronavirus.
Anche i gestori delle spiagge possono lavorare così da preparare i propri stabilimenti ed essere pronti per la stagione estiva. Sono tante, però, le incertezze. Non si hanno date precise su quando si potrà partire con la stagione (il Governo ipotizza il 1° giugno); ancora nulla per quanto riguarda i protocolli e i dispositivi da rispettare per permettere l’utilizzo degli stabilimenti in totale sicurezza.
Abbiamo fatto un giro per le spiagge di Arma per capire qual è la situazione e raccogliere alcune testimonianze.
Raffaello Bastiani dei ‘Bagni Germana’, anche presidente provinciale della Fiba Confesercenti, dichiara: “Possiamo partire con i lavori di manutenzione, ma al momento non abbiamo nessuna certezza. Non sappiamo a cosa andiamo incontro.”
Gli interventi per la sistemazione delle strutture sono partiti nella maggior parte degli stabilimenti, ma senza le idee chiare sui criteri da dover rispettare diventa difficile capire come muoversi.
Mauro Gambino del Lido Idelmery spiega: “Ci hanno dato il via libera per poter portare avanti la manutenzione ordinaria e straordinaria, fondamentale perchĂ© ci ha dato anche la possibilitĂ di vedere la luce al fondo del tunnel. Però non sappiamo ancora come procedere. Quali saranno le condizioni da mettere in atto per garantire l’utilizzo delle spiagge?”
“Le preoccupazioni sono tante, anche perchĂ© non c’è nessuna certezza su quando il lavoro partirĂ . Si sa che ci sarĂ una diminuzione degli ombrelloni, ma non si sa quanti potremo metterne. Inoltre, da una parte la crisi economica, dall’altra la paura, non sappiamo quali afflussi vedremo. Il settore è messo in difficoltĂ anche dalle spese affrontate recentemente per le mareggiate e le problematiche invernali,” prosegue Gambino.
“Dobbiamo considerare un altro aspetto,” aggiunge Bastiani. “Non avendo ancora nessun tipo di sicurezza sulla continuitĂ lavorativa delle imprese balneari, le banche fanno fatica a concedere eventuali prestiti.”
Fondamentale sarĂ poi capire se le misure da attuare prenderanno in considerazione le specificitĂ dei nostri stabilimenti.
“I protocolli da rispettare saranno probabilmente a carattere generale. Ma le nostre spiagge non hanno le dimensioni della Versilia o dell’Adriatico. I piccoli stabilimenti hanno il diritto di vivere e lavorare tanto quanto quelli grandi,” commenta Gambino.
“La Regione su questo ci è vicina, in particolare gli assessori Marco Scajola e Gianni Berrino. Come presidente provinciale della FIBA chiedo al Governo di sbloccare questa situazione che sta diventando insostenibile,” dichiara ancora Bastiani.
In questa situazione di incertezza per i balneari le preoccupazioni si espandono all’intero settore turistico e a tutta l’economia locale che vive sul turismo. Le spiagge sono infatti una delle offerte principali del Ponente ligure.
Sono questi i temi al centro dell’intervista con Raffaello Bastiani e Mauro Gambino.