Prosegue e si amplia il progetto di Regione Liguria, in accordo con Liguria Digitale, per fornire alle residenze sanitarie assistenziali tablet e strumenti tecnologici che permettano agli ospiti di parlare, e vedere, i propri cari a distanza. Saranno infatti 43 le strutture in tutta la Liguria che riceveranno tutto il necessario per garantire questo servizio, compresa la RSA Doria di Genova Molassana che era stata scelta come residenza pilota e in cui era stato installato un primo apparato, donato da Cisco.
In tutto saranno disponibili 21 postazioni di ‘telepresence’ personali Cisco Webex DX 80 donate da Cisco, a cui si aggiungono altri 20 tablet donati da Fos e ulteriori 9 che potranno essere acquisiti tramite ulteriori donazioni oltre che al contributo offerto da Liguria Digitale.
Le 43 Rsa sono così suddivise sul territorio regionale: 7 nella Asl1, 12 nella Asl2, 18 nella Asl3, 4 nella Asl4 e 2 nella Asl5, e sono state individuate da Liguria Digitale sulla base dei criteri indicati nell’avviso pubblico che invitava le residenze della Liguria a manifestare il loro interesse ad aderire al progetto.
Le Rsa verranno fornite del materiale e del supporto necessario in tre fasi: si partirà da 15 strutture, che saranno le prime a dotarsi della strumentazione, per poi passare ad altre 15 e terminare con le rimanenti 12 (alla somma si deve aggiungere anche la Rsa Doria che ha già in dotazione la postazione).
Gli ospiti nelle RSA potranno così utilizzare lo strumento messo a disposizione per attivare la chiamata con i parenti esterni, grazie anche all’aiuto degli operatori socio-sanitari, mentre è loro familiari potranno usare qualsiasi dispositivo in loro possesso: smartphone, pc o tablet.
“Una delle conseguenze più pesanti dell’epidemia da Covid è stata, e continua a essere, la lontananza tra le persone, soprattutto la distanza dai propri cari. Sicuramente un sacrificio che è costato ancora di più agli anziani e alle persone più fragili ospitate nelle residenze sanitarie liguri – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. – Portare avanti questa iniziativa permette agli ospiti e alle loro famiglie di colmare almeno in parte la distanza, migliorando la loro qualità della vita, in un momento in cui l’isolamento e il distanziamento sociale restano strumenti indispensabili per contenere il contagio soprattutto all’interno di queste realtà e tra le fasce più deboli della popolazione”.