Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato alla Camera per un’informativa urgente sulle iniziative del governo per la “fase 2” dell’emergenza coronavirus e sulle misure economiche correlate a sostegno dei cittadini e delle imprese. Alle 12.30 il premier parlerà in Senato.
Conte ha sottolineato come una riapertura generale dal prossimo 4 maggio porterebbe a una crescita esponenziale dei contagi. “Il governo ha adottato da subito un indirizzo che prevede un costante confronto con il comitato tecnico scientifico, per dare una base scientifica a tutte le decisioni assunte – ha dichiarato. – Lo dico in maniera chiara, a costo di apparire impopolare: il governo non può assicurare il ritorno immediato alla normalità della vita precedente. Dobbiamo avere consapevolezza che il virus continua a circolare nella nostra comunità. Siamo ancora dentro la pandemia, non ne siamo usciti. Il 4 maggio è il primo passo affinché il Paese possa incamminarsi sulla strada di una conquista di una vita serena. Questa fase sarà di convivenza con il virus e non di liberazione dal virus. Passare dalla politica del ‘chiudiamo tutto’ al ‘riapriamo tutto’ rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi”.
Un ulteriore allentamento delle misure contenitive potrebbe verificarsi a partire dal 18 maggio: “Al termine delle due settimane – dal 4 al 17 maggio – avremo un quadro più chiaro e potremo procedere ad un ulteriore allentamento delle misure contenitive” ha precisato Conte. “Se nei prossimi giorni la curva dei contagi non dovesse crescere, allenteremo ulteriormente le misure assicurando l’apertura in sicurezza del commercio al dettaglio, della ristorazione, dei servizi alla persona”.
Il premier ha aggiunto che “non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali, ma basato su rilevazioni scientifiche. Iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili, perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime”.
Conte ha proseguito illustrando i provvedimenti economici che il Governo si prepara ad approvare per sostenere economicamente famiglie e imprese nel decreto di aprile. “L’emergenza sanitaria ed economica non può diventare anche sociale: il governo non lascerà nessuno indietro” ha dichiarato. “Per il turismo, comparto particolarmente esposto, ci sarà sostegno alle imprese turistiche e alle famiglie sotto alcune soglie di reddito con un bonus da spendere nelle strutture ricettive del Paese. Sarà cruciale preparare e sostenere progetti territoriali, tutelando anche il diritto al gioco, all’attività motoria, senza compromettere le norme di distanziamento sociale. Condivido l’urgenza di ripensare gli spazi educativi in forma dilatata. Specifica attenzione dovrà essere dedicata al tema della disabilità, anche dal punto di vista economico. La crisi economica ha colpito il Paese in un momento di fragilità: a maggior ragione dobbiamo mettere in campo una risposta pubblica in grado di rinnovare le infrastrutture, potenziarne la capacità, verso un’innovazione verde e digitale”.
Il premier nel corso del suo intervento ha parlato di detrazioni quasi totali per l’edilizia sostenibile: “Stiamo studiando un meccanismo articolato che consenta ai cittadini di beneficare di sconti pari al costo pressoché totale dei lavori su lavori anti-sismici e di efficientamento energetico”.