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Sono giorni di decisioni importanti per l’imminente avvio della Fase 2 in Italia, in Francia e nel principato di Monaco.

Oggi il primo ministro francese Eduard Philippe ha parlato davanti all’Assemblea Nazionale sintetizzando il piano di ripartenza, a tappe, dopo l’11 maggio. Per quel che riguarda le mascherine, non ha parlato di obbligo ma che sarebbe preferibile portarle in diverse situazioni, facendo appello al senso di responsabilità di dipendenti e datori di lavoro per la salvaguardia della salute generale, e che l’obbligo di indossarle sarà mantenuto sui mezzi pubblici di trasporto per almeno tre settimane dopo l’11 maggio.

Su quella data si è detto comunque prudente, non sarà un liberi tutti visto anche l’andamento della pandemia, e che il prossimo 7 maggio verificherà la situazione per emettere eventuali restrizioni alla ripartenza.

Philippe ha chiarito che le regole non saranno uguali ovunque ma saranno dettate regione per regione a seconda della situazione epidemiologica, mentre sul tema caldo delle scuole ha confermato che dall’11 maggio potranno riaprire le materne e le elementari con 10 o 15 bambini al massimo per classe e che le medie e i licei se ne riparlerà nella seconda metà o alla fine del mese.

Gli esercizi commerciali potranno riaprire con le dovute norme di sicurezza eccezion fatta per bar e ristoranti la cui decisione verrà presa a fine maggio, le spiagge resteranno inaccessibili sino al 1° giugno, parchi e giardini a discrezione delle autorità locali.

Circolare sarà consentito anche senza autocertificazione ma oltre i 100 chilometri sarà possibile solo per motivi lavorativi, famigliari o di salute. Tutti i grandi eventi con più di 5mila persone saranno vietati per tutta l’estate, tutti i campionati sportivi compreso il calcio non potranno terminare la stagione 2019/20.

Vietati assembramenti di oltre 10 persone, no alle celebrazioni religiose, matrimoni compresi, sino al 2 giugno ma apertura dei cimiteri per funzioni con massimo 20 persone. Agli anziani si raccomanda di restare a casa il più possibile anche dopo l’11 maggio e ai datori di lavoro di mantenere il più possibile l’home working. Rinviate a tempi migliori le riaperture di grandi musei, teatri, cinema.

Il Primo ministro si augura e confida di poter sottomettere a test antivirus una media di 700mila cittadini alla settimana, dato che dopo 43 giorni di isolamento i contagi continuano ad aumentare così come il numero di morti in tutta la Francia.