Con la nuova ordinanza regionale, entrata in vigore oggi, la Liguria dà ufficialmente il via alla ‘fase 2’.
Questa sera il presidente Giovanni Toti ha fatto il consueto bilancio della giornata partendo dai dati raccolti che danno l’idea dell’andamento dell’emergenza sanitaria.
La Liguria sfonda quota 5mila contagi: 5084 per la precisione, 96 in più rispetto a ieri. Sono 14 i decessi di pazienti positivi al virus nelle ultime 24 ore, di cui 5 solo nella nostra Provincia. Mentre sono 26 le persone che sono guarite il cui tampone ha dato risultato negativo per due volte consecutive. Solo 14 i guariti che aspettano però la conferma definitiva con il secondo test.
Nella nostra Provincia sono 913 i pazienti contagiati dal coronavirus, 163 di questi sono ricoverati in ospedale. Insomma, una situazione che mostra un trend sicuramente in calo rispetto alle scorse settimane e i numeri delle terapie intensive (83) non destano al momento preoccupazione, ma qualcuno sperava in dati più confortanti per avviare la seconda fase. Tra questi il sindaco di Imperia Scajola che ha deciso di rimandare tutto al 4 maggio seguendo il Governo.
“Sono i numeri di una curva che continua a calare con i suoi alti e bassi, una lenta e significativa discesa con differenze anche sensibili da zona a zona della nostra Regione,” ha commentato Toti.
“Si ricomincia gradualmente e passiamo dall’epoca dei divieti assoluti all’epoca delle regole. C’è stata discussione sul fatto che l’ordinanza entri in vigore con l’arrivo di un nuovo dpcm, ma la nostra ordinanza regionale è applicabile. Qualche sindaco ha ritenuto di prendere misure più restrittive, è legittimo e giusto perché loro valutano la situazione sul proprio territorio. La maggior parte dei sindaci ha applicato la misura regionale perché una misura di assoluto buonsenso. Misure identiche sono in vigore in Emilia Romagna, Toscana, Lazio e in molte altre regioni agli opposti colori politici,” ha aggiunto Toti per quanto riguarda l’ordinanza regionale.
“Continuiamo a chiedere al Governo che nei prossimi passaggi lasci ancora più autonomia alle regioni di decidere la loro sorte all’interno di linee guida che intendiamo rispettare. Passando dalla fasi 1 alla fase 2, i diritti costituzionali degli individui e i diritti costituzionali tra poteri dello stato è giusto che tornino ad essere in pieno vigore,” ha dichiarato il governatore. “Vogliamo applicare una via ligure alla ripresa,” ha concluso.
L’assessore regionale Sonia Viale ha rassicurato per quanto riguarda una pronta risposta nel caso il virus dovesse ripartire celermente. “Il sistema sanitario – ha dichiarato – deve prudenzialmente mantenere l’assetto attuale così come nel periodo di massimo picco epidemico. Questo perché dobbiamo accompagnare questo momento così importante con la giusta attenzione a un eventuale ripresa della diffusione del contagio. Questo dipende da noi: dalla capacità di sapere gestire le nuove regole introdotte dall’ordinanza che vede tantissimi aspetti positivi anche per quanto riguarda la salute delle persone e mi riferisco all’attività fisica.”
“Da più parti – ha aggiunto – c’è la richiesta di attivare i reparti. Con grande rispetto devo ricordare che siamo in una fase di transizione. Stiamo lavorando alla fase 2 della sanità che prevede la riattivazione di tutte quelle attività che abbiamo dovuto sospendere per adeguare il sistema all’emergenza Covid-19. Ma ora sarebbe prematuro è una questione che riguarda la salute delle persone.”