In Liguria parte ufficialmente oggi la fase 2, a seguito dell’ordinanza regionale firmata ieri dal governatore Toti. A parte alcune eccezioni (il sindaco di Imperia ha frenato oggi con un’ordinanza sindacale rimandando tutto al 4 maggio), da questa mattina è possibile uscire per fare una passeggiata all’interno del proprio Comune, si potrà fare attività fisica all’aria aperta, andare a pescare, mentre bar e ristoranti potranno vendere cibo e bevande in modalità take away.
Una serie di misure che anticipano quelle annunciate ieri dal presidente del Consiglio Conte e che partiranno da lunedì 4 maggio.
Ne abbiamo parlato con il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri.
“Mi sono arrivati tantissimi messaggi per chiedermi se si dovranno rispettare le normative dell’ordinanza regionale valida da oggi, o quelle del decreto governativo valido dal prossimo lunedì. Onestamente la faccenda ha creato confusione e sicuramente non ha aiutato in questa situazione,” commenta.
Il sindaco ha oggi discusso con i dirigenti e gli assessori. Al termine dell’incontro è stata firmata un’ordinanza che riapre la ciclabile, dà il via libera ai mercati rionali esclusivamente per i banchi dell’alimentare, riapre i cimiteri, ma tiene chiusi i parchi.(clicca QUI per vedere tutti i dettagli dell’ordinanza).
Per quanto riguarda la possibilità di vendere cibo e bevande d’asporto nei bar e ristoranti sanremesi (molti titolari questa mattina stavano attendendo chiarimenti anche dal primo cittadino per capire come muoversi), Biancheri dichiara: “Tutti vogliamo ripartire perché siamo in una situazione economico-finanziaria difficilissima. Anche una piccola iniziativa può essere importante, seguiremo quindi l’indicazione della Regione che dà il via libera al take away già da oggi.”
“Voglio sottolineare però che in questo momento è fondamentale un grande senso di responsabilità. Dobbiamo assolutamente mantenere tutte le precauzioni che vengono date perché c’è ancora un’emergenza sanitaria in atto. Dobbiamo essere consapevoli che questo allentamento non significa ‘libera tutti’. Ci vuole la massima attenzione perché se no rischiamo di vanificare tutto il sacrificio dei giorni passati,” aggiunge.
“Questa seconda fase deve anche essere accompagnata da una struttura sanitaria, che sta facendo un lavoro egregio, ma che allo stesso deve potenziare i controlli, maggiori tamponi; vedremo poi le nuove norme su tutte le analisi che verranno fatte per i dipendenti,” conclude.