“In Liguria siamo blindati: tutte le forze dell’ordine comunicano una situazione serena e tranquilla, la macchina dei controlli ha funzionato”. Lo ha detto il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sui social. “C’è chi chiede più controlli e sanzioni più severe – ha continuato – ma gli arrivi sono pochissimi, i posti di blocco nelle autostrade e nelle strade statali, i controlli nelle stazioni ferroviarie hanno funzionato e le polizie municipali hanno chiuso molti luoghi a rischio assembramenti. C’è sempre qualcuno che si comporta da sconsiderato mettendo in pericolo se stesso e gli altri, ma penso che la maggior parte dei liguri stia seguendo le regole. Sono orgoglioso di come ci stiamo comportando. Non cerchiamo nemici che non esistono”.
In merito ai numeri della giornata Toti ha messo in evidenza il buon risultato del contenimento in atto. “Il numero dei positivi oggi è molto basso – ha detto – segno che quel trend lievemente discendente registrato nei giorni scorsi è confermato. Tutti noi vorremmo che scendesse più velocemente ma l’importante è che sia stata invertita la tendenza. La crescita è molto più lenta di due o tre settimane fa e anche gli ospedalizzati sono sostanzialmente uguali a ieri. Diminuiscono i positivi che fanno la malattia a casa. I ricoverati nelle terapie intensive scendono ancora: oggi abbiamo quasi 60 posti liberi per eventuali nuovi focolai; eravamo al limite, ogni giorno allestivamo qualche posto in più, il numero necessario per dare cure a tutti, mentre oggi abbiamo una discreta riserva. Abbiamo raggiunto ormai la soglia dei mille tamponi al giorno: anche oggi, nonostante il giorno festivo, abbiamo tenuto la media: un grazie ai tecnici di laboratorio che lavorano giorno e notte”.
“Domani andrò a sdoganare le nuove mascherine che arrivano a Genova alle 11 – ha proseguito – mentre nel pomeriggio ci troveremo con tecnici e assessori competenti per ragionare su come colmare alcune lacune del provvedimento governativo che prolunga il lock down. Non ci saranno sostanziali novità, ci saranno alcune aperture di attività stabilite dal governo nazionale. Credo sia indispensabile: tecnologia, idraulica e servizi simili. Inoltre chi ha un orto potrà andarlo a coltivare, i giardinieri potranno occuparsi di tenere in ordine il verde pubblico e privato. Sono attività che si esercitano per lo più in solitaria e comportano un basso rischio.”.
Riguardo ai cantieri: “Sono aperti i cantieri che lavorano sul grande dissesto idrogeologico. Trovo però imbarazzante – ha puntualizzato – che si siano bloccati cantieri come quelli per le fibre ottiche per la messa in posa dei cavi che devono arrivare non solo nelle città, ma anche in aree non a convenienza di mercato, per le quali abbiamo dato soldi pubblici: invece di approfittare di questi giorni di strade libere per scavare come talpe, stiamo andando a rilento”.
“Nelle prossime settimane – ha concluso – vorremmo chiedere ad alcune aziende pilota di sperimentare la profilassi e la pianificazione della sicurezza in vista delle riaperture. Abbiamo le competenze e aziende che hanno voglia di aiutarci, cercheremo di lavorarci per essere pronti il 4 maggio”.