Inizia oggi una settimana che potrebbe essere molto importante se non decisiva sullo sviluppo della crisi sanitaria. È la settimana che ci porterà a completare il primo mese di isolamento con le misure imposte dal secondo DPCM che dal 10 marzo sono state estese a tutta Italia dopo essere state adottate solo in alcune ‘zone rosse’ epicentro dei primi focolai epidemici.
Le misure restrittive si sono fatte via via sempre più stringenti a fronte di una diffusione implacabile del virus, limitando o cancellando le libertà dei cittadini costretti ad una forma di ‘arresti domiciliari’ mal digerita dagli italiani che troppo spesso non l’hanno rispettata.
Questo è quanto è accaduto nei primi giorni, poi il popolo ha preso sempre più coscienza del pericolo, si sono contagiati parenti e amici, sono aumentati a dismisura i numeri relativi a vittime e a pazienti in rianimazione, gli ospedali sono andati in tilt, medici e infermieri costretti a turni massacranti e vittime a loro volta del Covid-19, i bollettini giornalieri che come in una guerra elencano dati drammatici e sempre in crescita, e le enormi preoccupazioni verso chi sta perdendo tutto, lavoro e risparmi.
Questa tremenda escalation del terrore ha dato, solo in questi ultimi giorni, qualche segno di speranza inducendo qualcuno a pensare che forse l’emergenza stia per terminare e che, sempre forse, qualche concessione in più i cittadini se la potessero anche permettere.
A contrastare questi pensieri ci hanno pensato le autorità preposte che hanno adottato misure ancora più severe riguardo la libertà di movimento e di spostamento dei cittadini che non hanno esigenze comprovate da autocertificazione e susseguente controllo incrociato. A Sanremo i controlli nel fine settimana appena trascorso hanno portato ad elevare undici sanzioni per il mancato rispetto dell’isolamento.
Il timore riguarda le vacanze di Pasqua con la benefica invasione dei centri del litorale ligure. Quest’anno tutto ciò non potrà accadere: le strutture di accoglienza turistica, dall’agriturismo all’hotel pluri-stellato, sono chiuse e per loro vige il divieto anche di raccogliere prenotazioni sino a nuovo ordine, ma resta aperto il varco delle seconde case. E così tutti i sindaci, compresi quelli della provincia di Imperia, hanno invitato gli amministratori condominiali a segnalare presenze occasionali e d’accordo con prefetti e questori, hanno stretto le maglie degli ingressi ai caselli autostradali con controlli h24 e sinergie tra comuni limitrofi.
È quello che è accaduto anche per Sanremo e Taggia con i rispettivi sindaci Biancheri e Conio che hanno stretto un patto per il presidio coordinato dei due caselli dell’Autofiori che indicano Sanremo Ovest e Taggia-Sanremo Est, presidio che è a cura delle forze di Polizia Locale. Quella di Sanremo ha già sanzionato un torinese che a bordo della sua auto e senza una giustificazione plausibile stava raggiungendo la città violando il decreto in vigore: per lui è scattata una multa salatissima di ben 4.000 euro che serva ad esempio per chi volesse tentare di imitare comportamenti di questo genere.