In riferimento agli articoli di stampa pubblicati sull’individuazione dell’Istituto Borea di Sanremo quale casa di riposo per pazienti Covid-19 positivi, la Direzione Generale di ASL1 interviene con la seguente precisazione: “Come da atti di ASL1, in data 23 marzo 2020, la Fondazione Borea ha provveduto a richiedere una quotazione alla società Emera per avere a disposizione i locali della stessa società e poter quindi trasferire lì gli ospiti del Borea, al fine di rendere disponibile la struttura per l’accoglienza dei pazienti dimessi dall’Ospedale affetti da Covid-19. La proposta era nata su input dalla stessa Fondazione, che già sabato 21 marzo aveva contattato Emera.
Dopo vari contatti verbali, durante la settimana scorsa è stata concretizzata la proposta di ASL1 richiedendo alla Fondazione Borea – con nota protocollata n. 12638 del 24 marzo 2020 – apposita proposta contrattuale pervenuta in data 26 marzo 2020
Nella stessa data, con nota protocollata n. 13078, ASL1 ha quindi richiesto l’autorizzazione ad Alisa per procedere alla contrattualizzazione della Fondazione Borea quale struttura per ospitare pazienti Covid-19. Alisa ha proceduto in data 27 marzo ad autorizzare ASL1.
Il 29 marzo, in un articolo online, sono state menzionate per la prima volta ufficialmente, attraverso organi di stampa e non tramite corrispondenza tra pubbliche amministrazioni, una serie di condizioni mai apparse nei documenti prima citati. Il 30 marzo ASL1 ha provveduto ad inoltrare nota ufficiale al presidente della Fondazione Borea, richiedendo motivazioni su quanto apparso negli articoli online e conseguente riscontro sull’accettazione o meno di avviare il contratto finalizzato a rendere il Borea una Rsa Covid. Ad oggi nessuna risposta è ancora pervenuta.
Ricordiamo che l’operazione era finalizzata a rendere disponibile la struttura Borea per i pazienti dimessi dall’ospedale, ciò sarebbe stato possibile trasferendo gli attuali ospiti del Borea in una residenza di alta qualità sita a circa 100 metri di distanza, su proposta della stessa Fondazione – afferma la Direzione Generale di ASL1 – Di fatto, ad oggi, dopo 12 giorni dall’inizio della trattativa, la Fondazione Borea ha comunicato attraverso gli organi di stampa una serie di vincoli che rendono di fatto inattuabile l’operazione. ASL1 è quindi costretta a ricercare un’altra struttura che presumibilmente non sarà nel territorio del Comune di Sanremo”.