Il governatore di Regione Liguria Giovanni Toti interviene con un post sui social per fare un po’ di chiarezza su tamponi, mascherine e sanificazione.
“Cari amici e amiche,
in questa fase è importante essere lucidi e non farsi prendere del panico. E il modo migliore per farlo è solo uno: essere informati. Ecco perché, leggendo i vostri commenti e comprendendo le vostre legittime preoccupazioni, voglio darvi personalmente alcuni chiarimenti su temi ampiamente discussi in rete, non sempre correttamente.
L’USO DEL TAMPONE: il tampone è uno strumento utile per tracciare i contatti di un malato e ricostruire la cosiddetta catena epidemiologica per identificare i soggetti potenzialmente contagiati. Questo serve per isolare i focolai all’inizio dell’epidemia. Oggi che il virus è ampiamente diffuso nella popolazione e in ogni luogo, il tampone non serve più in tal senso. Inoltre, importante, il tampone non identifica i potenziali soggetti contagiosi, dal momento che una persona che oggi risulta negativa, può diventare positiva poco dopo. Per essere sicuri dei risultati dovremmo tamponare ogni mattina, tutti i giorni, 1 milione e 600 mila liguri. È evidente che non sia possibile. E ancora, le regole di profilassi che ormai valgono per tutti, isolamento e distanza di almeno un metro da altre persone, se rispettate mettono al sicuro dal contagio e dovrebbero evitarne altri. Dunque seguitele con rigore. I tamponi oggi servono solo a coloro che hanno sintomi seri e vengono dunque ricoverati per le opportune cure.
SANIFICAZIONE: questa procedura è nella maggior parte dei casi totalmente inutile. Il virus non si diffonde dai marciapiedi su cui si cammina o dalle strade. Il virus si trasmette per contatto o particelle di saliva contenute nel fiato. Sanificare una superficie oggi non ci garantisce che, terminata l’operazione, il virus non torni a infettarla pochi secondi dopo. Inoltre i raggi del sole all’aperto sono già di per sé un sanificatore naturale. L’unico modo di proteggersi è evitare di toccarsi bocca, occhi e naso dopo essere entrati in contatto con una superficie e lavarsi le mani dopo ogni contatto. Altrimenti nessuna sanificazione vi aiuterà a sottrarvi al possibile contagio.
MASCHERINE: le mascherine “chirurgiche” non filtrano il virus. Servono solo a evitare la dispersione di particelle di saliva. Dunque chi le indossa protegge gli altri da se stesso, non se stesso dagli altri. Quindi se una persona può essere infetta e deve avvicinarsi ad altri soggetti a meno di un metro può essere utile. Non è utile in nessuno degli altri casi. L’unica vera misura di protezione è la distanza, che non deve scendere sotto il metro lineare. Gli altri modelli di mascherina FFP2 e FFP3 sono dedicate solo ai professionisti della sanità in diretto e costante contatto con malati infettivi, avendo una durata limitata nel tempo e procedure di sicurezza per essere correttamente indossate.
Spero di aver chiarito, senza demagogia e propaganda, alcuni dei temi ricorrenti. Forza amici, con calma e chiarezza andiamo avanti insieme!”