“Oggi i pazienti positivi al covid sul territorio ligure sono 185, 53 in più rispetto a ieri. 108 ospedalizzati e 34 in terapia intensiva in tutta la Liguria. Più 21 tra gli ospedalizzati e più 5 in terapia intensiva. In Asl 1 15 di cui 2 in terapia intensiva”. Così il governatore regionale Giovanni Toti nell’ormai consueto bollettino serale sull’emergenza coronavirus.
“1065 persone in sorveglianza attiva in Liguria, 114 in Asl 1 e 9 i decessi. 934 sono le campionature fatte e l’età media dei pazienti è di 64 anni, dei malati ricoverati è di 69 anni.
Questi numeri ci dicono che la previsione che fino a oggi abbiamo fatto di sviluppo del contagio nel nostro territorio viene rispettata – prosegue Toti. I piani di incremento delle nostre terapie intensive, semi intensive e posti letto nelle malattie infettive stanno crescendo in proporzione al numero dei malati. A oggi in Liguria nessuno rischia di non avere le cure adeguate in caso di bisogno. Il picco epidemico crescerà ancora.
Esiste un’emergenza legata agli strumenti di protezione individuale, mascherine e quant’altro. È un’emergenza che c’è in tutta Italia, ci siamo attivati per acquisti individuali oltre a quelli che aspettiamo dal Governo.
Stasera arriverà un carico di mascherine da distribuire ai centri sanitari, domani un altro da 36 mila mascherine dalla Protezione Civile. Immediatamente verranno distribuite alle prime linee poi via, via a chi ne ha bisogno. Stanno arrivando anche sei respiratori che aumentano il potenziale dei nostri presidi ospedalieri.
La notizia della predisposizione di un’unità navale nel porto di Genova è vera. Stiamo approfondendo con le parti in causa la possibilità di allestire un’unità per i malati che via, via guariranno e usciranno dagli ospedali ma che avranno ancora bisogno di un luogo per tornare nel pieno della forma. Se avremo la possibilità sanitaria lo faremo con un centinaio di posti letto in più.
Abbiamo adottato le linee guida del decreto emanato dal presidente Conte – conclude. Se si riterranno opportune ulteriori misure regione Liguria sarà pronta a prenderle in qualsiasi momento, ma dovranno essere condivise. Se perdiamo la bussola della scienza rischiamo infatti di prendere decisioni solo sulle nostre sensazioni e spesso non ci portano da nessuna parte”.
Sul picco in Liguria: “Sta crescendo ci aspettiamo centinaia di casi in più e ci stiamo attrezzando per questo. Con ogni probabilità il picco sarà nelle prossime due settimane, con successiva decrescita se le persone seguiranno le misure prese”.