Il punto di oggi sul Coronavirus

Posted by Regione Liguria on Tuesday, March 10, 2020

Sono 132 i casi positivi di Coronavirus in Liguria, 31 in più rispetto a ieri. Di questi, i pazienti ospedalizzati sono 87 – 13 preso l’Asl1 – mentre 45 sono in isolamento al proprio domicilio. Sono 904 i casi di sorveglianza attiva su tutto il territorio ligure.

“La curva di espansione che avevamo previsto si sta verificando – dichiara il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, nel corso del consueto punto stampa serale. – Stiamo entrando nella piena fase due del nostro piano, che libererà una settantina di posti letto in terapia intensiva. Stiamo aggiungendo strutture per le dimissioni protette dall’ospedale e per le quarantene al di fuori del domicilio”.

Il presidente Toti ha poi sottolineato l’importanza del rispetto delle regole, per arginare la diffusione del contagio: “I controlli ci sono ma la collaborazione dei cittadini è indispensabile, si deve uscire di casa se e quando ce n’è bisogno. I negozi sono pieni di cibo, ho visto ieri sera l’assalto ai supermercati: non siamo in emergenza, stiamo cercando di usare le precauzioni per arginare un virus che comporta un serio rischio di non poter dare a tutti le giuste cure”.

Il governatore ligure ha da poco terminato la videoconferenza con il Governo, la Protezione Civile e le Regioni per chiedere chiarimenti su alcuni punti del nuovo Decreto. “Sappiamo che siamo in difficoltà e che ci sono una serie di problemi. La macchina è partita, il dialogo con il governo c’è sempre, ora ognuno faccia la sua parte, come sta facendo la sanità. Un’interpretazione congiunta del nuovo Decreto verrà pubblicata nelle prossime ore, in modo da chiarire alcuni aspetti quali l’apertura/chiusura di mercati, negozi e attività commerciali”.

Presente anche l’assessore alla Sanità Sonia Viale, che ha aggiunto: “Per quanto riguarda le ricette mediche, queste potranno essere inviate via mail al paziente. I medici di medicina generale saranno informati su come procedere. Sui siti delle Asl inoltre ci sono importanti modifiche negli orari di accesso agli ambulatori e alle attività. La proposta di attribuire alle famiglie un contributo per andare incontro ai disagi generati dalla chiusura delle scuole ha posto alcuni quesiti. Per questo verranno accettati anche gli Isee del 2019 e il contributo spetterà anche alle famiglie in cui lavora solo un genitore perché l’altro impossibilitato. La vera cura siamo noi cittadini con i nostri comportamenti per mitigare il contagio. Se verranno assunte misure più drastiche sarà perché non sono state rispettate le regole“.