Emergenza Coronavirus. Allarme sanitario, ma anche economico. I supermercati sono presi d’assalto così come le farmacie anche se per ora non si registrano casi in Liguria.
La chiusura delle scuole, con blocco delle gite e delle varie attività, lo stop a teatri e musei, e il generale timore che si sta propagando in tutto il paese portano inevitabili conseguenze anche sull’economia locale.
“Il Coronavirus ha logicamente un rilievo importante e primario sulla salute pubblica, in secondo luogo però riguarda da vicino anche l’aspetto economico – spiega Claudio Roggero direttore di Confcommercio Imperia.
Si ha un po’ di incertezza sui comportamenti da tenere, ma in generale credo sia fondamentale garantire un corretto sviluppo del ciclo economico evitando ‘fughe in avanti’. Per farlo logicamente serve la collaborazione di tutti.
Noi stiamo aggiornando costantemente le nostre imprese e seguendo tutti i provvedimenti a livello nazionale, regionale e locale. I nostri associati sono pronti a dare il proprio contributo.
È logico che una situazione del genere, se protratta a lungo termine, causerebbe forti perdite economiche con il rischio di chiusura di tante imprese. Servono fin d’ora misure compensative a tutela dei commercianti”.
Sul discorso turismo: “Soltanto la delibera che impedisce le gite scolastiche porta a una perdita economica di decine di migliaia di euro. A 50 km da noi abbiamo la Costa Azzurra dove finora non è stato preso alcun provvedimento simile a quelli italiani. Non dico che sia giusto o meno, ma servono riflessioni serie per tutelare le imprese”.
Sulla ‘corsa’ ai supermercati: “Lo ritengo un aspetto non opportuno, in questo momento non ci sono mancanze di approvvigionamento. Non vanno creati eccessivi allarmismi”.