La buona notizia è stata comunicata pochi giorni fa: i lavori per la realizzazione del nuovo tunnel del Col di Tenda possono ripartire. Un accordo è stato infatti raggiunto e siglato tra i vertici di Anas e quelli dell’impresa Edilmaco che nel 2019 è subentrata nell’appalto.
La nota ufficiale di Anas, dopo una lunghissima attesa di oltre due anni di blocco del cantiere, sottolinea la soddisfazione per l’intesa siglata: “E’ stato raggiunto, a seguito delle interlocuzioni degli ultimi giorni, l’accordo tra Anas (Gruppo FS Italiane) e l’impresa appaltatrice Edilmaco per il riavvio dei lavori di realizzazione del nuovo tunnel di Tenda. Il contratto d’appalto, stipulato a maggio 2019, prevedeva il subentro di Edilmaco, seconda classificata nella gara originaria. La complessità dell’intervento, e le necessarie opere di riavvio dopo il fermo cantiere, hanno comportato, anche attraverso apposito tavolo tecnico, i necessari approfondimenti in contraddittorio. Dopo attenta analisi, le parti hanno riscontrato le condizioni atte alle operazioni di ripresa delle lavorazioni nel rispetto del contesto normativo vigente. Eventuali ulteriori problematiche tecniche durante l’evoluzione dell’appalto saranno analizzate dalle parti e affrontate con lo stesso spirito costruttivo, incardinato nelle pattuizioni contrattuali, che ha consentito il riavvio dei lavori“.
La soddisfazione per il riavvio dei lavori è stata espressa anche da parte francese oltre che da quella italiana. Il sindaco di Tenda, Jean-Pierre Vassallo ha detto che “…questa è una grande notizia, dopo esserci trovati sull’orlo dell’abisso con la concreta possibilità che il progetto potesse definitivamente tramontare”. Soddisfazione ovviamente condivisa anche dal primo cittadino di Limone Piemonte, centro sciistico che sta pagando un prezzo molto salato per questa e altre problematiche viarie. “Saremo vigili sul cronoprogramma dei lavori – ha detto Massimo Riberi – intanto ci godiamo questi segnali positivi che arrivano dall’accordo raggiunto e dalla riprese dei lavori”.
Il clamoroso e vergognoso furto di 200 tonnellate di acciaio nel 2017 e la conseguente inchiesta che ha coinvolto una ventina di indagati, avevano fatto saltare l’accordo con la Fincosit che si era aggiudicata l’appalto originario. Il consorzio Edilmaco si era detto pronto al subentro ma dopo attenta verifica sia del piano finanziario che della progettazione, aveva chiesto di poter apportare delle variazioni aprendo un confronto con Anas. Alla fine l’accordo tra le due parti è stato raggiunto in extremis e la ripresa dei lavori è scattata con un segnale tangibile, cioè l’abbattimento di alcuni vecchi manufatti in zona Panice nel territorio comunale di Limone Piemonte.
Dopo il ripristino del cantiere, il ritorno delle ruspe all’interno del nuovo tunnel, di cui si è scavato per circa 1500 metri che è poco meno del totale previsto, si ipotizza per l’imminente primavera. Se il cronoprogramma verrà rispettato, senza ulteriori intoppi, l’inaugurazione di questa opera tanto necessaria quanto attesa, potrebbe avvenire entro la fine del 2024.