A Bussana Vecchia, tra i ruderi e gli edifici recuperati dalle macerie, si trova un piccolo angolo verde, una vera e propria oasi di pace.
Nel 1887 l’antico borgo nell’entroterra sanremese, venne quasi raso al suolo da un terremoto che fece tremare l’intero territorio. Per anni rimase una città fantasma fintantoché, negli anni ’50, nacque una comunità internazionali di artisti.
A loro va il merito di aver recuperato gli edifici liberandoli dalle macerie e aver trasformato Bussana Vecchia in una vera e propria perla amata dai tanti turisti che giungono nel Ponente.
Luisa Bistolfi arrivò nel borgo nel 1972. Dopo aver recuperato un ampio edificio nella parte alta di Bussana Vecchia, è nata, un po’ per caso, l’idea di creare un giardino tra i ruderi.
La sensibilità di Luisa ha fatto si che questo angolo verde divenisse, fin dagli anni ’90, una delle attrazioni più amate del villaggio: un giardino botanico ricco di luoghi romantici e dal quale si può godere una vista mozzafiato.
All’interno del giardino è presente anche uno spazio museale dedicato alla storia di Bussana Vecchia, intitolato allo studioso di storia locale Nilo Calvini.