Sarebbero una cinquantina gli indagati per il caso delle fatture gonfiate a vantaggio di dipendenti della Rai nelle trasferte a Sanremo in occasione del Festival della Canzone e della ciclistica Milano-Sanremo.
A far scattare l’indagine, avviata presso la Guardia di Finanza di Imperia e trasmessa per competenza alla Procura di Roma, sarebbe stata una segnalazione anonima. Segnalazione che spiegava nel dettaglio il modus operandi dei ‘furbetti dello scontrino’.
Secondo quella che sembrava ormai una prassi consolidata, il dipendente Rai in trasferta avrebbe chiesto a ristoratori o albergatori compiacenti di gonfiare la spesa sostenuta per fare la cresta sul rimborso ed eventualmente – anche su questo aspetto si indaga – dividere con il commerciante l’ingiusto guadagno.
Si parla di tre edizioni del Festival di Sanremo (2013, 2014 e 2015) e di Milano-Sanremo per un totale di circa 100mila euro di rimborsi non dovuti e sottratti alle casse della Rai.
Il timore, o la speranza a seconda dei punti di vista, è che il filone si possa allargare anche ad altre manifestazioni considerata la frequente presenza della tv di Stato a Sanremo e dintorni.