‘Sinistra in Comune per Imperia’ interviene sulla recente nomina di Gianni Giuliano a presidente del Polo Universitario Imperiese:
“L’arrivo del freddo si accompagna all’avvio delle campagne per la vaccinazione influenzale, tecnica di prevenzione che si basa sul principio medico dell’induzione alla creazione di anticorpi mediante l’assunzione di una dose controllata del virus.
Forse per questa ragione, la Provincia di Imperia ha scelto di nominare a presidente della Società di Promozione dell’Università (S.P.U.) che gestisce il Polo imperiese, Gianni Giuliano, figura dal ricco curriculum in materia. Un curriculum non proprio esaltante, poichè nei suoi dieci anni di presidenza della Provincia, Giuliano ha “brillato” per l’assenza di politiche di sviluppo e di promozione della Sede universitaria imperiese.
Va riconosciuto che, nel decennio di governo della Provincia di Giuliano, analoga “lungimiranza” amministrativa stata applicata nell’organizzazione del ciclo dei rifiuti, che paghiamo ancora oggi e che hanno portato recentemente a dover prevedere la creazione di una nuova discarica che sarà peraltro esaurita prima che sia attivo il nuovo impianto biodigestore, ma questa non può certo essere un’attenuante.
Di quegli anni dissennati che hanno portato la Provincia di Imperia all’attuale stato di crisi e paralisi, aggravatosi ulteriormente con la riforma del Governo Monti, l’unico record vantabile era quello del numero di dirigenti in organico, che era quasi pari a quello della Provincia di Milano.
La parabola discendente dell’Ente provinciale si è manifestata in forma ancora più drammatica per la Società di gestione e promozione della sede universitaria, discesa plasticamente rappresentata dal degrado strutturale della nuova ala costruita proprio dalla Provincia, con evidenti difetti strutturali, negli anni ‘90.
Oggi la Sede universitaria Provinciale è a forte rischio di chiusura, grazie al “meritevole” operato della politica provinciale (di cui Giuliano è stato grande artefice), che dal 1995 ad oggi non ha saputo neanche realizzare l’impegno assunto verso il Comune di Sanremo, ovvero il comune con la maggior quota nella Società, al fine di istituire un corso di studi proprio nella Città dei fiori che ora, per come stanno le cose, minaccia di chiamarsi fuori.
Nella scelta degli amministratori della S.P.U., invece di puntare su personalità di esperienza e capaci di progettare lo sviluppo della stessa, la Provincia ha invece agito con nomine spartitorie, utili solo a saziare le esigenze dei partiti al potere, oggi come allora.
Se si confronta la condizione della Sede universitaria imperiese (oggi molto degradata e priva anche di una mensa interna) anche solo con quella savonese (dove è stato creato un Campus universitario con molti servizi per gli studenti) si dovrebbe provare vergogna.
Ora per tentare di scongiurare la chiusura, dopo anni di gestione consociativa della Provincia che ha “deciso di non decidere nulla” in un vuoto balletto di confronti con la Regione, si tenta una cura shock.
Per salvare il malato si spera in una reazione immunitaria salvifica, nominando quale nuovo presidente della S.P.U. uno dei più potenti “virus politici” che ne avevano minato la salute, operazione sperimentale già adottata nel Comune di Imperia, il cui sindaco è ovviamente sostenitore dell’attuale scelta.
Il timore che il malato non superi invece l’impatto di questa cura da cavallo è fondato, poiché si tratta di una nomina decisamente fuori luogo e “fuori corso”, per cui non resta che affidarsi al miracolo.
La chiusura del polo universitario imperiese sarebbe un colpo durissimo per la nostra Provincia, rischio a cui avrebbero dovuto far seguito decisioni di ben altro livello.
Nel balletto di questi ultimi mesi sulla scelta del nuovo presidente della S.P.U. nulla è infatti emerso su un credibile progetto di rilancio della sede universitaria imperiese che veda protagonisti gli Enti Locali e soprattutto l’Università di Genova.
Quanto al fatto che il nuovo presidente della Spui ricoprirà l’incarico in forma gratuita, crediamo che nel caso di Giuliano tale lavoro volontario, visti i suoi “meriti passati” da presidente della Provincia, possa al più essere considerato come un parziale risarcimento danni politico a favore dei cittadini imperiesi.
Anche per questo ci sentiamo di augurargli buon lavoro.”