Si alza il sipario sulla stagione teatrale del Casinò venerdì 15 novembre 2019. Flavio Insinna, presenta: “La macchina della Felicità. La ricreazione” di Franco Bertini – Flavio Insinna – Marco Perrone – Marco Presta – Fabio Toncelli con la partecipazione della sua piccola Orchestra: Martina Cori – Voce, Vincenzo Presta – Saxes, Angelo Nigro – Piano&Keyboards, Filippo D’allio – Chitarre, Giuseppe Venezia – Basso& Contrabbasso, Saverio Petruzzelis – Batteria&Percussioni.
Qual è il suono che più di tutti significa gioia fin da quando eravamo bambini? Il campanello della ricreazione, quel suono prolungato e felice che ci faceva tirare i quaderni in aria e ci catapultava nel divertimento. Ed è una vera e propria ricreazione “La macchina della felicità” di Flavio Insinna, uno spettacolo ricco di comicità, di racconti e di canzoni intrecciato alla trama dell’omonimo romanzo scritto dallo Flavio stesso e scandito dalla storia d’amore tra i due protagonisti Laura e Vittorio.
Una pieces che valorizza l’intensa capacità empatica di uno dei migliori attori professionisti , uno ei volti più noti del piccolo e del grande schermo.
La proposta teatrale del Casinò di Sanremo si arricchisce per la stagione 2019-2020.
“Va in scena”, infatti, per la “regia” di Elior, multinazionale della ristorazione, a la cena legata alla stagione teatrale: un antipasto, un primo piatto, acqua e calice di vino ( a scelta dalla carta del giorno) al prezzo dedicato di € 28,00. Si intende per persona, prima o dopo lo spettacolo, dietro presentazione del biglietto sino ad esaurimento dei posti disponibili. E’ esclusa la cena del 31 dicembre. E’ gradita la prenotazione ma non obbligatoria a numero tel 0184 595266.
La Stagione teatrale del Casinò di Sanremo 2019-2020 si caratterizza non solo per i testi e gli interpreti tra i più esclusivi del panorama teatrale nazionale ma anche per la frequenza degli spettacoli, che si protrarranno sino alla fine di febbraio. La rassegna, infatti, presenta quattro mesi di rappresentazioni con personaggi amati dal pubblico del grande e del piccolo schermo, che hanno mantenuto un rapporto preferenziale con il teatro, ritenendo basilare cimentarsi sul palcoscenico a diretto contatto con lo spettatore.